Scorre veloce fuori la porta
Il dolce torrente
Scorre piano e sempre più piano la notte
Neanche le foglie sanno contare il tempo del caduto
C'è un tempo per il volgere del Sole
E uno per la luce lunare
C'è un tempo per il tuo crudo baciare
Scopri le labbra, Sole rosa verso il cuore del Sole
Lasciale andare
Nessuno ti osserva
Lasciale andare
Rose e labbra, senza scopo e senza osservatore
Batti il tempo del mio destino
Scopri il tempo del mio futuro
Lascia che il tempo scelga le foglie
Continua a pensa che l'anello sia il simbolo del servo
Scopri le mani e lasciati nuda
Scopri i seni e dimmi cosa pensi
Lasci che sia il fato destino
Lascia che l'anello ti copra dal nudo
domenica 14 dicembre 2014
lunedì 8 dicembre 2014
#119 - La scuola del nudo
Questa stanza, legni dritti e caldi come pavimento
Fuori una dolce erba verde
Dimenticato il caldo della profondità del mare
La soffice superficie di un pavimento
Scorre veloce, non c'è tempo, il tuo corpo nudo
Angelica e rosa
I seni e le caviglie forzano lo spazio
Quel corpo nudo, fatto di fianchi e gonadi
Spazio, tempo, mani e piedi
Sempre nudi
Sento il sapore di questo legno
Sotto i miei piedi
Sento il sapore
Fuori l'inverno non perdona e non chiede
Freddo, grigio
Dentro tu sei il calore
Nuda
Balli leggera
100 chili
Eppure nuda
Per favore non fermarti
Dammi il senso di essere l'Estate nuda
Dentro e fuori c'è l'inverno
Per favore rimani dentro questa scuola, del nudo
Fuori una dolce erba verde
Dimenticato il caldo della profondità del mare
La soffice superficie di un pavimento
Scorre veloce, non c'è tempo, il tuo corpo nudo
Angelica e rosa
I seni e le caviglie forzano lo spazio
Quel corpo nudo, fatto di fianchi e gonadi
Spazio, tempo, mani e piedi
Sempre nudi
Sento il sapore di questo legno
Sotto i miei piedi
Sento il sapore
Fuori l'inverno non perdona e non chiede
Freddo, grigio
Dentro tu sei il calore
Nuda
Balli leggera
100 chili
Eppure nuda
Per favore non fermarti
Dammi il senso di essere l'Estate nuda
Dentro e fuori c'è l'inverno
Per favore rimani dentro questa scuola, del nudo
venerdì 7 novembre 2014
#118 - Ombra
Suona greve il violino del giorno nuovo
Un ombra e il sussurro del mattino
Conosco il passo falso del primo tentativo
Incosciente, nel percorso della notte
Poi finisco a sera
Dietro muri a cui mi poggio per meglio stare
A guardare la Luna
Grande Enorme, una quiete che non conosco la Notte
Questo ciclo
Questa vita
Mi abbandona costringendomi a stare con lei
Niente ombre, solo dolori, niente gioie
Queste ombre, sembrano fatte per la luce della Luna
Aspetto la notte
Aspetto il sonno
Per non sentire
Arriva
E io non sono pronta
Mi ricorda che sono infelice
Lontano dalle leggi della natura
Allora il tempo
Allora il senso della vita
Non l'abbandono
Allora faccio un salto e cado
Felice di questo dolore sopra il ginocchio
battuto
Un ombra e il sussurro del mattino
Conosco il passo falso del primo tentativo
Incosciente, nel percorso della notte
Poi finisco a sera
Dietro muri a cui mi poggio per meglio stare
A guardare la Luna
Grande Enorme, una quiete che non conosco la Notte
Questo ciclo
Questa vita
Mi abbandona costringendomi a stare con lei
Niente ombre, solo dolori, niente gioie
Queste ombre, sembrano fatte per la luce della Luna
Aspetto la notte
Aspetto il sonno
Per non sentire
Arriva
E io non sono pronta
Mi ricorda che sono infelice
Lontano dalle leggi della natura
Allora il tempo
Allora il senso della vita
Non l'abbandono
Allora faccio un salto e cado
Felice di questo dolore sopra il ginocchio
battuto
domenica 2 novembre 2014
#117 - Amor Vincit Omnia
Tu
Tu posi a corpo nudo
La Musica per mano e a terra
Attorno viole, violini e scritti di suoni
Tu
Tu posi a corpo nudo
Inviti lo sguardo
Col tuo ventre scoperto ed il biancore delle membra
Tu
Tu posi a corpo nudo
Sfidi le licenze del morale
Mostri l'arco del piede che poggia a terra
Tu
Tu posi a corpo nudo
Cerchi il mio sguardo e inviti
Perdo la facoltà di non guardare
Tu
Ragazzo
Nascondi avanti il corpo nudo
La vittoria dell'amore sul vuoto
Tu posi a corpo nudo
La Musica per mano e a terra
Attorno viole, violini e scritti di suoni
Tu
Tu posi a corpo nudo
Inviti lo sguardo
Col tuo ventre scoperto ed il biancore delle membra
Tu
Tu posi a corpo nudo
Sfidi le licenze del morale
Mostri l'arco del piede che poggia a terra
Tu
Tu posi a corpo nudo
Cerchi il mio sguardo e inviti
Perdo la facoltà di non guardare
Tu
Ragazzo
Nascondi avanti il corpo nudo
La vittoria dell'amore sul vuoto
venerdì 10 ottobre 2014
#116 - LA VILLA DI NOCETO (memoria breve)
Mi ci portava lei
per incontrare l'amica compaesana
Una ragazzona dell'Est Europa
Il cane alla catena
Il suo feroce abbaiare
Nel giardino, disadorno, spoglio, freddo
Nella stanza, in fondo, una vecchina morente
La ragazzona ai fornelli
Guardavo affascinato le sue mani grassocce mondare la verdura e sezionare il pollo con perizia
Avrebbe potuto farlo con un uomo
Alla stessa maniera o forse meglio
Guardavo le sue forme generose ed il grande seno far capolino dalla maglia scollata
Poi andai a trovarla da solo, la volevo
Entrai e fu un saluto più che cordiale
Mi congedai presto e fu un arrivederci al mai
per incontrare l'amica compaesana
Una ragazzona dell'Est Europa
Il cane alla catena
Il suo feroce abbaiare
Nel giardino, disadorno, spoglio, freddo
Nella stanza, in fondo, una vecchina morente
La ragazzona ai fornelli
Guardavo affascinato le sue mani grassocce mondare la verdura e sezionare il pollo con perizia
Avrebbe potuto farlo con un uomo
Alla stessa maniera o forse meglio
Guardavo le sue forme generose ed il grande seno far capolino dalla maglia scollata
Poi andai a trovarla da solo, la volevo
Entrai e fu un saluto più che cordiale
Mi congedai presto e fu un arrivederci al mai
martedì 9 settembre 2014
#115 - Deep Skinny
A fianco, al bordo
Della piscina
Ballavi nuda
Mai volgare
Ti ho detto mi chiamo
Tu mi hai risposto si
Chiama anche me
E allora ci siamo visti, nudi sul materasso
Hai fatto l'amore come per morire
Ti ho fatto l'amore come per uccidere
Poi il giorno e la luce
Non c'era buio nei cuori
Allora abbiamo visto il tavolo
La scala
E abbiamo bevuto assieme
Tutto il giorno, poi la notte
Ho baciato il male che usciva dalla tua bocca
Hai lavato il seme dal tuo sangue
Con fiotti d'alcol
Siamo caduti, era pioggia
Poi non mi hai più risposto
Ragazza, sei morta?
Ragazza, sei nel profondo
E' solo un pensiero più forte oppure altro ?
Della piscina
Ballavi nuda
Mai volgare
Ti ho detto mi chiamo
Tu mi hai risposto si
Chiama anche me
E allora ci siamo visti, nudi sul materasso
Hai fatto l'amore come per morire
Ti ho fatto l'amore come per uccidere
Poi il giorno e la luce
Non c'era buio nei cuori
Allora abbiamo visto il tavolo
La scala
E abbiamo bevuto assieme
Tutto il giorno, poi la notte
Ho baciato il male che usciva dalla tua bocca
Hai lavato il seme dal tuo sangue
Con fiotti d'alcol
Siamo caduti, era pioggia
Poi non mi hai più risposto
Ragazza, sei morta?
Ragazza, sei nel profondo
E' solo un pensiero più forte oppure altro ?
mercoledì 3 settembre 2014
#114 - Lei dice
Questa sera Lei dice
Ha voglia di farmi sapere
Non vuole scappare
Lascia aperta una porta in più
Questa sera Lei dice
Cerca di portarmi a casa
Poi abbandonami nel primo letto
Nella prima stanza
Questa sera Lei dice
Stiamo ancora soli
Baciami
Baciami dove posso dare vita
Questa sera Lei dice
Ti do la mia vita
Tu dammi solo silenzio
E poche scelte se non la tua vita
Ha voglia di farmi sapere
Non vuole scappare
Lascia aperta una porta in più
Questa sera Lei dice
Cerca di portarmi a casa
Poi abbandonami nel primo letto
Nella prima stanza
Questa sera Lei dice
Stiamo ancora soli
Baciami
Baciami dove posso dare vita
Questa sera Lei dice
Ti do la mia vita
Tu dammi solo silenzio
E poche scelte se non la tua vita
domenica 24 agosto 2014
#113 - Via Milano angolo via Canova
Ti ho visto scendere le scale come se non ci fosse pendenza
Ti ho visto affrontare il Sole a mani nude
Ti ho visto piangere per il passato
Ti ho visto viva durante l'orgasmo
Mi hai visto senza freni
Mi hai visto scendere le scale cadendo
Mi hai visto al buio
Mi hai visto scopare senza guardarmi
Ancora quel giorno
All'angolo di via Milano con via Canova
Ancora oggi e di nuovo domani
Ancora per sempre
Perché una melodia non si dimentica
Ti ho visto affrontare il Sole a mani nude
Ti ho visto piangere per il passato
Ti ho visto viva durante l'orgasmo
Mi hai visto senza freni
Mi hai visto scendere le scale cadendo
Mi hai visto al buio
Mi hai visto scopare senza guardarmi
Ancora quel giorno
All'angolo di via Milano con via Canova
Ancora oggi e di nuovo domani
Ancora per sempre
Perché una melodia non si dimentica
sabato 16 agosto 2014
#112 - Il giardino di Sara
Nel giardino di Sara
Vive un albero di fragole
Un rosso al chiaro di Luna
Nella notte da dove sono entrato
Nel giardino di Sara
Sono entrato a piedi nudi
Senza respiro
Un passo lieve, sull'erba bagnata
Nessun rumore doveva emettere il mio corpo
Nessuna voce emessa
In nessuno modo dovevo risuonare
Un solo suono poteva disturbare il buio del giardino
Nel giardino di Sara
Mi sono perso dopo il cartello "arrivederci e addio"
Con la testa fra le ginocchia dietro la siepe sotto la luce del buio ho pensato
Ci sarà una fine a questo labirinto ...
Vive un albero di fragole
Un rosso al chiaro di Luna
Nella notte da dove sono entrato
Nel giardino di Sara
Sono entrato a piedi nudi
Senza respiro
Un passo lieve, sull'erba bagnata
Nessun rumore doveva emettere il mio corpo
Nessuna voce emessa
In nessuno modo dovevo risuonare
Un solo suono poteva disturbare il buio del giardino
Nel giardino di Sara
Mi sono perso dopo il cartello "arrivederci e addio"
Con la testa fra le ginocchia dietro la siepe sotto la luce del buio ho pensato
Ci sarà una fine a questo labirinto ...
martedì 29 luglio 2014
#111 - Naufragio
Ti ricordo per le spalle
Perché il tuo passo incerto
Partiva dal volgere le spalle
Ad un passato futuro
Quando eri al minimo e salivi al tuo massimo
Quando nuotare nella scienza non ti bastava
E non ti sentivi vincente
Come volevi
Ora ti sento sola e distante
Nessuno mai
Perché vincere è un fatto unico
Solo una volta puoi vincere un traguardo
E la volta dopo non sarà mai
Allora, come monaco, davanti alle fauci leonine
Io ti chiedo dove se, perché e cosa fai
Vestito da monaco ubbidiente non temo il morso del leone
Perché vedo che toccare il tuo fine
E' come nuotare nel mio forse
Allora fai un salto nella fossa
Guardale le fauci del leone
E vinci ancora assieme a me
Perché il tuo passo incerto
Partiva dal volgere le spalle
Ad un passato futuro
Quando eri al minimo e salivi al tuo massimo
Quando nuotare nella scienza non ti bastava
E non ti sentivi vincente
Come volevi
Ora ti sento sola e distante
Nessuno mai
Perché vincere è un fatto unico
Solo una volta puoi vincere un traguardo
E la volta dopo non sarà mai
Allora, come monaco, davanti alle fauci leonine
Io ti chiedo dove se, perché e cosa fai
Vestito da monaco ubbidiente non temo il morso del leone
Perché vedo che toccare il tuo fine
E' come nuotare nel mio forse
Allora fai un salto nella fossa
Guardale le fauci del leone
E vinci ancora assieme a me
lunedì 30 giugno 2014
#110 - Lo sgabello e la maschera
Seduto sullo sgabello
Apparente immobile
Solo un falso movimento
Mentre scelgo la maschera da indossare
Esco al Sole
Lieve svenire
Dentro la carezza del vento gentile
E' come un dolce vivere nel morire
Portami al largo e usami
Lasciami stremato fuori dal porto
Senza segni
Lasciami i simboli
E amami
E' l'unico vizio che ho
Amami come mi vuoi
Indosso maschere
Apparente immobile
Solo un falso movimento
Mentre scelgo la maschera da indossare
Esco al Sole
Lieve svenire
Dentro la carezza del vento gentile
E' come un dolce vivere nel morire
Portami al largo e usami
Lasciami stremato fuori dal porto
Senza segni
Lasciami i simboli
E amami
E' l'unico vizio che ho
Amami come mi vuoi
Indosso maschere
lunedì 16 giugno 2014
#109 - Dormi con me
E lei disse vieni al concerto con me
E io le dissi trovami un letto per la notte
E allora lei disse dormi da me
Io non sapevo ancora che i suoi seni fossero pareti scoscese
E fu il concerto
Elettrico
Alcolico
Lei mi prese per la gola
Io le presi il corpo
E le strinsi l'anima dentro un respiro acuto
Poi mi aggrappai ai suoi seni
Sentendo il calore del suo dentro morbido
La notte ci coprì di stelle
I corpi nudi
Le labbra socchiuse
E le mani incrociate
Un materasso rosso
Come le lacrime di un amante sconfitto
Fossimo stati di più a dormire sul pavimento
Non saremmo ancora comodi nelle nostre distanze
E io le dissi trovami un letto per la notte
E allora lei disse dormi da me
Io non sapevo ancora che i suoi seni fossero pareti scoscese
E fu il concerto
Elettrico
Alcolico
Lei mi prese per la gola
Io le presi il corpo
E le strinsi l'anima dentro un respiro acuto
Poi mi aggrappai ai suoi seni
Sentendo il calore del suo dentro morbido
La notte ci coprì di stelle
I corpi nudi
Le labbra socchiuse
E le mani incrociate
Un materasso rosso
Come le lacrime di un amante sconfitto
Fossimo stati di più a dormire sul pavimento
Non saremmo ancora comodi nelle nostre distanze
martedì 29 aprile 2014
#108 - Finestre accese
Un ultimo sguardo
Chiudi la finestra
E' una giovane primavera
Capelli di cristallo
Sento di averti lasciato il mio libro
Ricordo la danza nella tua stanza
Ti sento cantare in ogni brano
Capelli di cristallo
Chiudi un poco quella finestra
Prima che io mi muova
Non lasciare entrare nessun vento fresco
Niente segni sulla pelle
C'è una forza nella strada che percorro
Come il pallore del tuo sorriso
A volte spento
Come la ceramica che ti copre le membra
Canta il tuo canto
Lasciale pure aperte ore
Le finestre
Mi piace vederle accese quando passo e non ci sei
Chiudi la finestra
E' una giovane primavera
Capelli di cristallo
Sento di averti lasciato il mio libro
Ricordo la danza nella tua stanza
Ti sento cantare in ogni brano
Capelli di cristallo
Chiudi un poco quella finestra
Prima che io mi muova
Non lasciare entrare nessun vento fresco
Niente segni sulla pelle
C'è una forza nella strada che percorro
Come il pallore del tuo sorriso
A volte spento
Come la ceramica che ti copre le membra
Canta il tuo canto
Lasciale pure aperte ore
Le finestre
Mi piace vederle accese quando passo e non ci sei
lunedì 14 aprile 2014
#107 - Bella
E' pomeriggio
E' da tempo che giro questa bassa zona della città
Il solito caffè, il quotidiano, lasciato per la casa e sempre quelle birre
E' pomeriggio, dormi ancora, perché svegliare la bellezza ?
Preferisco il tuo sguardo chiuso nel sonno
Preferisco passare le dita sulla tua pelle di ceramica
Chiara, un soffio di rosso sulle spalle
La caviglia si piega e sfocia nel dorso del piede nudo
Io ti osservo
E non sono forte
Faccio finta di essere ospite
Quando so di essere un'emozione sfinita
Bella
Dormi ancora un po
Il caffè brucia non lo senti per il soffice vento dell'oltretorrente
Sale dal canale, passa le fronde, sento il tuo cuore leggero
Bella
Dormi ancora un po
Lasciati guardare
Spio i tuoi seni, quella coperta non li trattiene
Bella
Dormi ancora un po
Ho letto nel tuoi occhi
Che un giorno finirà
E' da tempo che giro questa bassa zona della città
Il solito caffè, il quotidiano, lasciato per la casa e sempre quelle birre
E' pomeriggio, dormi ancora, perché svegliare la bellezza ?
Preferisco il tuo sguardo chiuso nel sonno
Preferisco passare le dita sulla tua pelle di ceramica
Chiara, un soffio di rosso sulle spalle
La caviglia si piega e sfocia nel dorso del piede nudo
Io ti osservo
E non sono forte
Faccio finta di essere ospite
Quando so di essere un'emozione sfinita
Bella
Dormi ancora un po
Il caffè brucia non lo senti per il soffice vento dell'oltretorrente
Sale dal canale, passa le fronde, sento il tuo cuore leggero
Bella
Dormi ancora un po
Lasciati guardare
Spio i tuoi seni, quella coperta non li trattiene
Bella
Dormi ancora un po
Ho letto nel tuoi occhi
Che un giorno finirà
mercoledì 9 aprile 2014
#106 - Carnefice
Quel giorno, Primavera davanti e l'Estate prossima
Con voce seria e segnata
Ti dissi
Puoi amarmi forte come fai e così come essere carnefice
Il tuo sguardo incredulo
Faceva il paio col seno possente
Non ci credevamo
L'uno con l'altra
Bastava vivere quell'amore necessario
Lasciare finestre aperte
La notte di Primavera
Lasciavo il suono dei rapaci tra le fronde e il vento della possibilità
Ti ho sempre lasciato una stanza pulita
Solo disordinata
Un calzino dimenticato come la goccia di sangue sul lenzuolo
La tua bocca calda anche al primo mattino, prima del caffè e di un treno freddo
Osservami e sto uscendo di casa
Mi sembra che sarà sempre così
Fuori oscurità, solo freddo
Un marciapiede e gli alberi con le fronde non bastano a salutare
Dentro il vetro le stelle cadono ancora
Anche senza di te
Non ti accorgi di cosa hai perduto
Non sai che la tua bocca ancora ...
Carnefice
Perché soffrire per l'idea crea poesia
Carnefice
Ha ragione l'amico che mi dice che sei andata via
Allora
Carnefice
Trasforma il tuo essere vile
Nella sera, cala dietro l'orizzonte e sparisci, lascia pulito il mio cielo
Voglio dormire ancora
Dentro le stelle
Dietro le costellazioni dove non ci sei
Lasciami e non parlare, chiudo gli occhi vedo le stelle ancora
Con voce seria e segnata
Ti dissi
Puoi amarmi forte come fai e così come essere carnefice
Il tuo sguardo incredulo
Faceva il paio col seno possente
Non ci credevamo
L'uno con l'altra
Bastava vivere quell'amore necessario
Lasciare finestre aperte
La notte di Primavera
Lasciavo il suono dei rapaci tra le fronde e il vento della possibilità
Ti ho sempre lasciato una stanza pulita
Solo disordinata
Un calzino dimenticato come la goccia di sangue sul lenzuolo
La tua bocca calda anche al primo mattino, prima del caffè e di un treno freddo
Osservami e sto uscendo di casa
Mi sembra che sarà sempre così
Fuori oscurità, solo freddo
Un marciapiede e gli alberi con le fronde non bastano a salutare
Dentro il vetro le stelle cadono ancora
Anche senza di te
Non ti accorgi di cosa hai perduto
Non sai che la tua bocca ancora ...
Carnefice
Perché soffrire per l'idea crea poesia
Carnefice
Ha ragione l'amico che mi dice che sei andata via
Allora
Carnefice
Trasforma il tuo essere vile
Nella sera, cala dietro l'orizzonte e sparisci, lascia pulito il mio cielo
Voglio dormire ancora
Dentro le stelle
Dietro le costellazioni dove non ci sei
Lasciami e non parlare, chiudo gli occhi vedo le stelle ancora
venerdì 4 aprile 2014
#105 - Aveva
Nel quadro l'immagine sfuma svanisce
Corre fuori dallo sguardo
Troppo presto per me che guardo
Intravedo, comprendo, un gesto gentile e una voce sottile, elegante
Nel quadro l'immagine mi parla della madre
Nel quadro l'immagine mi dice di un figlio
Corrono via
Fuori dal quadro eppure li ho presenti
Quel quadro non lo mostra ma me lo ricorda
Un gesto gentile, una voce sottile, i modi popolari degli amici semplici
Un ciuffo di barba e la sigaretta come appendice delle labbra gentile
Amico, non sembravi fragile
Poi un giorno, nato dopo la notte
Mi ha mandato il punto che termina il periodo
Ho maledetto me per le mancanze
Ho maledetto la vita che tradisce
Adesso mi alzo, lo dico ancora
Adesso mi alzo e grido
Evviva !!! Sole che bruci, immensa truffa di vita
Brucia e sfuma queste lacrime
Mi manca la voce sottile
Lasciami in ombra
Corre fuori dallo sguardo
Troppo presto per me che guardo
Intravedo, comprendo, un gesto gentile e una voce sottile, elegante
Nel quadro l'immagine mi parla della madre
Nel quadro l'immagine mi dice di un figlio
Corrono via
Fuori dal quadro eppure li ho presenti
Quel quadro non lo mostra ma me lo ricorda
Un gesto gentile, una voce sottile, i modi popolari degli amici semplici
Un ciuffo di barba e la sigaretta come appendice delle labbra gentile
Amico, non sembravi fragile
Poi un giorno, nato dopo la notte
Mi ha mandato il punto che termina il periodo
Ho maledetto me per le mancanze
Ho maledetto la vita che tradisce
Adesso mi alzo, lo dico ancora
Adesso mi alzo e grido
Evviva !!! Sole che bruci, immensa truffa di vita
Brucia e sfuma queste lacrime
Mi manca la voce sottile
Lasciami in ombra
giovedì 3 aprile 2014
#104 - L'albero di Andrea
Andrea corre dalla scuola a casa
Andrea corre sempre
Andrea abbraccia la madre
Un dolce sapore arriva dalla cucina
Mangia svelto
Sorsi d'acqua fresca
Come non avesse mai bevuto
Andrea sente il cuore battere elettrico
Corre, ancora e poi ancora
Nel cortile sterrato
Il Sole picchia duro
Un filo d'ombra nella cantina dello zio
C'è poca luce, il riflesso di un bagno ricavato
Il riflesso nero, freddo, straniero
Di un fucile
Un fucile nel bagno
Andrea scappa via
E ancora corre sempre più forte
Rapido, veloce, paura, terrore
Una sconfitta nel cuore
Allora lo zio è uno di loro
Sente la sua schiena sconfitta
Le spalle fisse a terra
Abbassa lo sguardo sul prato fresco e dolce
Poi il vento porta una voce
E' sacerdote del suo paese
E' Don Mario, quello con i sandali e la tonaca polverosa
La sua voce portata dal vento sembra il canto dentro al silenzio del cuore
Andrea alza la testa
E davanti al Sole potente e caldo
Le foglie verdi smeraldo di un grande albero
Sembra sia l'unico, sulla collina, un presidio della natura viva
Ma le fronde, le foglie e i raggi del Sole
Chiamano gli occhi lontano
Lo sguardo si perde nell'immensità del terreno
E sono cento, mille, enormi e forti
Sono gli alberi
Il fusto dritto
Le foglie risuonano di Sole
Sfidano il silenzio
E allora Andrea
Siede contro l'albero
Si sente più forte del buio del metallo brunito di un fucile
E allora Andrea è forte come il fusto di tutti quegli alberi nello spazio
Andrea corre sempre
Andrea abbraccia la madre
Un dolce sapore arriva dalla cucina
Mangia svelto
Sorsi d'acqua fresca
Come non avesse mai bevuto
Andrea sente il cuore battere elettrico
Corre, ancora e poi ancora
Nel cortile sterrato
Il Sole picchia duro
Un filo d'ombra nella cantina dello zio
C'è poca luce, il riflesso di un bagno ricavato
Il riflesso nero, freddo, straniero
Di un fucile
Un fucile nel bagno
Andrea scappa via
E ancora corre sempre più forte
Rapido, veloce, paura, terrore
Una sconfitta nel cuore
Allora lo zio è uno di loro
Sente la sua schiena sconfitta
Le spalle fisse a terra
Abbassa lo sguardo sul prato fresco e dolce
Poi il vento porta una voce
E' sacerdote del suo paese
E' Don Mario, quello con i sandali e la tonaca polverosa
La sua voce portata dal vento sembra il canto dentro al silenzio del cuore
Andrea alza la testa
E davanti al Sole potente e caldo
Le foglie verdi smeraldo di un grande albero
Sembra sia l'unico, sulla collina, un presidio della natura viva
Ma le fronde, le foglie e i raggi del Sole
Chiamano gli occhi lontano
Lo sguardo si perde nell'immensità del terreno
E sono cento, mille, enormi e forti
Sono gli alberi
Il fusto dritto
Le foglie risuonano di Sole
Sfidano il silenzio
E allora Andrea
Siede contro l'albero
Si sente più forte del buio del metallo brunito di un fucile
E allora Andrea è forte come il fusto di tutti quegli alberi nello spazio
martedì 25 marzo 2014
#103 - La vita in blu
Fissando la parete sul piede incerto del mattino
Fissando il pavimento sotto il suono del colore del vento
Ho fissato un telo bianco
Per colorarlo con la musica della mia anima
E' il mio tesoro
E' il mio ghiaccio sciolto dal cuore di anni fa che era gioioso
Sono sempre vicino ai miei colori
Loro sono dentro di me e mi sussurrano idee
Loro sono dentro di me e mi chiedono di uscire
Vivono sulla parete
Vivono sul telo fissato dal pavimento
Vivono fuori - dentro la mia testa
Vivono
Un giorno dentro la sfera ho visto il suo volto
Placido, semplice e sorridente
Ho visto il colore scendere le scale e prenderle la mano
Sono andati dietro in giardino coi fiori e le piante
Li ho sentiti suonare archi e dolci fiati
Li ho sentiti respirare il colore della terra fertile
Hanno gridato per la pioggia
Mi hanno mandato il senso di salvezza
Della vita in blu
Fissando il pavimento sotto il suono del colore del vento
Ho fissato un telo bianco
Per colorarlo con la musica della mia anima
E' il mio tesoro
E' il mio ghiaccio sciolto dal cuore di anni fa che era gioioso
Sono sempre vicino ai miei colori
Loro sono dentro di me e mi sussurrano idee
Loro sono dentro di me e mi chiedono di uscire
Vivono sulla parete
Vivono sul telo fissato dal pavimento
Vivono fuori - dentro la mia testa
Vivono
Un giorno dentro la sfera ho visto il suo volto
Placido, semplice e sorridente
Ho visto il colore scendere le scale e prenderle la mano
Sono andati dietro in giardino coi fiori e le piante
Li ho sentiti suonare archi e dolci fiati
Li ho sentiti respirare il colore della terra fertile
Hanno gridato per la pioggia
Mi hanno mandato il senso di salvezza
Della vita in blu
lunedì 24 marzo 2014
#102 - Viaggio (notte)
Partire di giorno
Una meta certa
Verso una notte aperta
Un giusto brivido per me e per te
Eravamo in attesa di conoscere
Il dubbio di due persone
L'incantesimo di non sapere
Quanto il poco poteva essere molto
Dopo i baci appassionati
L'ape regina di un gusto fatto di lingue appassionate
Dopo gli abbracci fermi
La iena del sesso sperato e promesso
Torniamo che è notte
Facciamo l'amore verso il giorno
Siamo stanchi e soddisfatti
Dormi piccola, ti vorrei ancora sai di nuovo
Svegliato dalla voragine
Svegliato dalla tua presenza costante
Questo letto è troppo grande per una notte
Questo letto non è il mio letto
E ora dove vado ?
Domani passerà ma oggi il tuo frigorifero
Domani passerà il corvo nero sopra il mio balcone
Ma io sarò in questo letto che non è il mio
E di questo viaggio
Partito il giorno tornato all'alba
Questo vuoto fatto di chilometri
Come lo riempi ?
Sai solo dire aspetta ?
Sai solo dire magari domani?
E allora perché prendere il mio tempo ?
Allora perché rubare i miei sensi ?
Una meta certa
Verso una notte aperta
Un giusto brivido per me e per te
Eravamo in attesa di conoscere
Il dubbio di due persone
L'incantesimo di non sapere
Quanto il poco poteva essere molto
Dopo i baci appassionati
L'ape regina di un gusto fatto di lingue appassionate
Dopo gli abbracci fermi
La iena del sesso sperato e promesso
Torniamo che è notte
Facciamo l'amore verso il giorno
Siamo stanchi e soddisfatti
Dormi piccola, ti vorrei ancora sai di nuovo
Svegliato dalla voragine
Svegliato dalla tua presenza costante
Questo letto è troppo grande per una notte
Questo letto non è il mio letto
E ora dove vado ?
Domani passerà ma oggi il tuo frigorifero
Domani passerà il corvo nero sopra il mio balcone
Ma io sarò in questo letto che non è il mio
E di questo viaggio
Partito il giorno tornato all'alba
Questo vuoto fatto di chilometri
Come lo riempi ?
Sai solo dire aspetta ?
Sai solo dire magari domani?
E allora perché prendere il mio tempo ?
Allora perché rubare i miei sensi ?
mercoledì 19 marzo 2014
#101 - T shirt
Il bus 13 ci portava a casa
Scivolavo sempre scendendo
Tu sicura balzavi a terra
Un centinaio di chili d'amore
Potendo pesarlo eri uno splendido amore
Potendo misurarlo eri un gioco semplice
Saranno stati i tuoi vent'anni
Sarà stato il progetto malizioso
Splendido amore
Perché mi ha fatto vivere in maglietta ?
Di giorno e notte, sempre in t-shirt
Erano le tue
Facevi l'amore in maglietta
E io ti odiavo
Uscivo sempre piano
Perché la t-shirt non è sexy
Scivolavo sempre scendendo
Tu sicura balzavi a terra
Un centinaio di chili d'amore
Potendo pesarlo eri uno splendido amore
Potendo misurarlo eri un gioco semplice
Saranno stati i tuoi vent'anni
Sarà stato il progetto malizioso
Splendido amore
Perché mi ha fatto vivere in maglietta ?
Di giorno e notte, sempre in t-shirt
Erano le tue
Facevi l'amore in maglietta
E io ti odiavo
Uscivo sempre piano
Perché la t-shirt non è sexy
#100 - Vieni con me (grande città)
Accompagnami alla stazione.
Da sola ho paura
Vengo da una piccola città
E Milano mi sembra confusa
Vedi questi palazzi ?
Mi sembra tutto troppo grande
Una volta lui mi ha lasciato senza scarpe
In mezzo alla strada, mi sono seduta sulla banchina della metrò, non hanno voluto
Lei diceva sempre così
Non le piaceva Milano
La prendeva in giro Milano
Era un amore bellissimo
Io la portavo in stazione
Sempre triste
Però tornava sempre
E la prendevo in giro per il binario 22
Le davo un bacio e tenevo gli occhi incollati al treno
Come un deficiente
Uscivo e bevevo in mezzo alla gente
Mi guardavano strano perché era di mattina
L'ultima volta abbiamo cambiato stazione
Una piccola città
Non è più tornata
Ciao, ciao, tu torna a bere tra la gente
Da sola ho paura
Vengo da una piccola città
E Milano mi sembra confusa
Vedi questi palazzi ?
Mi sembra tutto troppo grande
Una volta lui mi ha lasciato senza scarpe
In mezzo alla strada, mi sono seduta sulla banchina della metrò, non hanno voluto
Lei diceva sempre così
Non le piaceva Milano
La prendeva in giro Milano
Era un amore bellissimo
Io la portavo in stazione
Sempre triste
Però tornava sempre
E la prendevo in giro per il binario 22
Le davo un bacio e tenevo gli occhi incollati al treno
Come un deficiente
Uscivo e bevevo in mezzo alla gente
Mi guardavano strano perché era di mattina
L'ultima volta abbiamo cambiato stazione
Una piccola città
Non è più tornata
Ciao, ciao, tu torna a bere tra la gente
martedì 18 marzo 2014
#99 - Voce senza melodia
Fisso il mio frigorifero
Andrò ad ucciderlo fra un poco
Lui è sempre un bel ragazzo
Io una donna affascinante e mi sono rotta il cazzo di
Seduta, sembro immobile, penso di essere reale
I miei occhi hanno anche un profumo
I miei fianchi sanno di sesso
La mia gelosità per lui con una donna qualunque
Allora ascolto la mia musica
E c'è sempre la sua musica
La sua voce senza melodia
Il suo volto e i capelli lunghi
Lasciami andare almeno una volta
Lasciati andare
Non posso dormire ovunque
Per non pensare che potrei ascoltare il tuo sorriso
Lasciami dormire
Lasciami prendere il tuo volto e i tuoi che ridono dietro il casco
Buttala via la giornata
Buttati dentro il mio cuore
Andrò ad ucciderlo fra un poco
Lui è sempre un bel ragazzo
Io una donna affascinante e mi sono rotta il cazzo di
Seduta, sembro immobile, penso di essere reale
I miei occhi hanno anche un profumo
I miei fianchi sanno di sesso
La mia gelosità per lui con una donna qualunque
Allora ascolto la mia musica
E c'è sempre la sua musica
La sua voce senza melodia
Il suo volto e i capelli lunghi
Lasciami andare almeno una volta
Lasciati andare
Non posso dormire ovunque
Per non pensare che potrei ascoltare il tuo sorriso
Lasciami dormire
Lasciami prendere il tuo volto e i tuoi che ridono dietro il casco
Buttala via la giornata
Buttati dentro il mio cuore
lunedì 17 marzo 2014
#98 - Il suono del mare
Quante volte ho guardato il mare
Anche da solo
Ora mi sembra di vederlo con te
Le nuvole
La brezza arriva dal mare
Un suono che sa di musica
Nasconde il bimbo dietro il niente
Il brivido dell'intimità mancata
Tu non volevi
Anche se eravamo soli
Davanti al Sole e al suo rumore
Allora ascolto, adesso solo
Il suono e la musica del mare
L'ebbrezza dell'onda sulla spiaggia
La noia felice del suono del tutto uguale
Mi godo la mia intimità mentale
Anche da solo
Ora mi sembra di vederlo con te
Le nuvole
La brezza arriva dal mare
Un suono che sa di musica
Nasconde il bimbo dietro il niente
Il brivido dell'intimità mancata
Tu non volevi
Anche se eravamo soli
Davanti al Sole e al suo rumore
Allora ascolto, adesso solo
Il suono e la musica del mare
L'ebbrezza dell'onda sulla spiaggia
La noia felice del suono del tutto uguale
Mi godo la mia intimità mentale
domenica 2 marzo 2014
#97 - Cartolina
Seguendo il volto della tua cartolina
Dove hai scritto "prendimi"
Il percorso di pietra come dicevi
E la natura è gentile, col vento che mi volge il volto
In fondo al sentiero
Sotto il solito arcobaleno come mi hai detto
La tua casa di pietra grigia
Il tetto spiove e mi comanda lo sguardo verso il grande albero
Esci da sola
Non ti ho chiamato
Come il fumo dal camino, immagino il tepore dentro queste ossa umide
Come l'erba verde e tesa da un solo lato, sembra carezza sui miei passi timidi
Esci
Il giovane vestito leggero
Disegna il tuo corpo
Un piccolo seno e le mani tremano un po
C'è una striscia d'erba sul sentiero
Divide il lastricato grigio
Divide le mie mani dalle tue spalle
Unisce poi al termine la via con l'arrivo dietro l'arcobaleno dei tuoi occhi
Un colpo di vento
Capelli negli occhi
Una goccia sul viso
Un colpo di vento
Fatti stringere
Il vento ti ha già portata troppo distante
Fammi prendere forza dalle rocce dentro questa via
Non sei più cartolina, ma un paesaggio nel mio cuore
Dove hai scritto "prendimi"
Il percorso di pietra come dicevi
E la natura è gentile, col vento che mi volge il volto
In fondo al sentiero
Sotto il solito arcobaleno come mi hai detto
La tua casa di pietra grigia
Il tetto spiove e mi comanda lo sguardo verso il grande albero
Esci da sola
Non ti ho chiamato
Come il fumo dal camino, immagino il tepore dentro queste ossa umide
Come l'erba verde e tesa da un solo lato, sembra carezza sui miei passi timidi
Esci
Il giovane vestito leggero
Disegna il tuo corpo
Un piccolo seno e le mani tremano un po
C'è una striscia d'erba sul sentiero
Divide il lastricato grigio
Divide le mie mani dalle tue spalle
Unisce poi al termine la via con l'arrivo dietro l'arcobaleno dei tuoi occhi
Un colpo di vento
Capelli negli occhi
Una goccia sul viso
Un colpo di vento
Fatti stringere
Il vento ti ha già portata troppo distante
Fammi prendere forza dalle rocce dentro questa via
Non sei più cartolina, ma un paesaggio nel mio cuore
96 - Sogno acido (il mare)
Seduti in veranda
Sento il mare lontano
Dall'altra parte della strada
Colazione per due, signorina
I volti contratti dietro uno sguardo scompigliato
Il segno dell'amore dietro gli occhi fermi
Il segno della notte sulle mani tese
A piedi nudi per toccare il concreto del terreno
Muovi piano le spalle
Mostri senza paura i seni dietro il velo
Mostri senta volontà i tuoi occhi senza idea
Sai di sale ancora prima del mare
Sfiorarti una caviglia è come cadere nel vortice
Le mie mani cercano le tue e non sono mai ferme
Lasciami cadere, ci sarà sabbia per me
Rispetta il mio vuoto dopo la notte
Raggiungi il mare
Hai passi brevi
E il tuo corpo mi appare nudo
Come nella stanza nella notte
Il mare ti prende volubile
Sono da solo ma sento di essere tutti
E' troppo difficile immaginarti vestita
Come se tu fossi acqua come il mare
Adesso ti sogno
Il mio volto acido
Il mio cuore stretto tra la schiuma
Del mio mare che sogno
Sento il mare lontano
Dall'altra parte della strada
Colazione per due, signorina
I volti contratti dietro uno sguardo scompigliato
Il segno dell'amore dietro gli occhi fermi
Il segno della notte sulle mani tese
A piedi nudi per toccare il concreto del terreno
Muovi piano le spalle
Mostri senza paura i seni dietro il velo
Mostri senta volontà i tuoi occhi senza idea
Sai di sale ancora prima del mare
Sfiorarti una caviglia è come cadere nel vortice
Le mie mani cercano le tue e non sono mai ferme
Lasciami cadere, ci sarà sabbia per me
Rispetta il mio vuoto dopo la notte
Raggiungi il mare
Hai passi brevi
E il tuo corpo mi appare nudo
Come nella stanza nella notte
Il mare ti prende volubile
Sono da solo ma sento di essere tutti
E' troppo difficile immaginarti vestita
Come se tu fossi acqua come il mare
Adesso ti sogno
Il mio volto acido
Il mio cuore stretto tra la schiuma
Del mio mare che sogno
#95 - Taglio netto (l'anello)
Uscire all'alba
Che è ancora notte
Nel freddo dei mattoni neri
Marciapiede scuro, vetrine chiuse
Non voleva essere un taglio netto
L'ultimo sguardo dietro la porta
Ha detto tutto
Sapeva di niente
Ho fatto un sogno prima di partire
Eri tu che mi facevi l'amore
Oppure era vero
E mi davi il cuore senza testa
Perduti nel mare di ogni sera
Perduti sulla striscia della strada verso il sogno
Di un mare travestito di luce
Hai paura dei fantasmi
Parassiti sui divani
Parassiti sul tuo corpo fragile
Parassiti che ti chiedono mille lire
I tuoi serpenti, disegnati sui muri, vivi sui comodini
Continuano a chiamarmi
Ti ricordo le mie mani che non si fermano più
Il tuo corpo generoso, abbondante e le mie mani avide
Getto l'anello
Nel fango scuro
Getto il passato e il suo volto
Nel tuo cuore muore la mia idea assassina
Un taglio netto
Che è ancora notte
Nel freddo dei mattoni neri
Marciapiede scuro, vetrine chiuse
Non voleva essere un taglio netto
L'ultimo sguardo dietro la porta
Ha detto tutto
Sapeva di niente
Ho fatto un sogno prima di partire
Eri tu che mi facevi l'amore
Oppure era vero
E mi davi il cuore senza testa
Perduti nel mare di ogni sera
Perduti sulla striscia della strada verso il sogno
Di un mare travestito di luce
Hai paura dei fantasmi
Parassiti sui divani
Parassiti sul tuo corpo fragile
Parassiti che ti chiedono mille lire
I tuoi serpenti, disegnati sui muri, vivi sui comodini
Continuano a chiamarmi
Ti ricordo le mie mani che non si fermano più
Il tuo corpo generoso, abbondante e le mie mani avide
Getto l'anello
Nel fango scuro
Getto il passato e il suo volto
Nel tuo cuore muore la mia idea assassina
Un taglio netto
sabato 1 marzo 2014
# 94 - Bambino
Nascosto dentro il sogno fuggito
Bambino viaggi dentro la scatole cartone
Se il sogno non sarà per te
Arriverà un giorno lei
Se anche non sai cos'è il bene per te
Ci sarà lei per te e benedetta lei
Cieli densi e Sole a picco
Ci sarà lei per te e una sola volta basterà
Bambino
Sai che l'enorme cielo fatto solo di nuvole
Non si ferma dietro l'angolo dello sguardo
Cieli e cieli densi, persi in un sogno dentro riviste e immagini di donna
Bambino
Il sogno del mare
Il sogno di avere una idea
La paura della guerra
Bambino
Il sapore salato del mare
Il sapore della sua spalla salata
Non conoscevi il senso della pelle nuda
Bambino
Adesso dopo mesi e anni
Ricordi il sale di quel nudo
Ricordi il profilo del Sole all'Occidente
Il tuo sogno
E' ancora quello stesso mare
Vivo tutto come reale
Travestito di una finta allegria
Bambino
Lei è in viaggio
Sul crinale che da Est porta ad Occidente
Fatti trovare
Bambino
Lei scolorirà dietro il colle più dolce dell'orizzonte
Aspettala appena dopo il meriggio
Sarà ancora salata e baciata dal Sole
Bambino viaggi dentro la scatole cartone
Se il sogno non sarà per te
Arriverà un giorno lei
Se anche non sai cos'è il bene per te
Ci sarà lei per te e benedetta lei
Cieli densi e Sole a picco
Ci sarà lei per te e una sola volta basterà
Bambino
Sai che l'enorme cielo fatto solo di nuvole
Non si ferma dietro l'angolo dello sguardo
Cieli e cieli densi, persi in un sogno dentro riviste e immagini di donna
Bambino
Il sogno del mare
Il sogno di avere una idea
La paura della guerra
Bambino
Il sapore salato del mare
Il sapore della sua spalla salata
Non conoscevi il senso della pelle nuda
Bambino
Adesso dopo mesi e anni
Ricordi il sale di quel nudo
Ricordi il profilo del Sole all'Occidente
Il tuo sogno
E' ancora quello stesso mare
Vivo tutto come reale
Travestito di una finta allegria
Bambino
Lei è in viaggio
Sul crinale che da Est porta ad Occidente
Fatti trovare
Bambino
Lei scolorirà dietro il colle più dolce dell'orizzonte
Aspettala appena dopo il meriggio
Sarà ancora salata e baciata dal Sole
giovedì 27 febbraio 2014
#93 - S.M.S.
E' il mattino il momento
Meglio per andare
Accanto ai mattoni neri
E dentro un'alba tardiva
Fa freddo e umido
Non provo piacere dentro il velo umido
Non trovo desiderio dentro il velo del tuo occhio
Solo una Mattina da Solo
Fa sempre freddo nelle stazioni
Fa sempre freddo sui binari
E il treno che arriva conosce solo l'addio
E il treno che arriva non è un luogo comodo per i sogni
Ti ho scritto subito
Nel chiuso di un messaggio
Nel vuoto del testo sullo schermo
Hai risposto col dubbio che si da ai gatti sui tetti
Lasciami solo dentro un testo
Lasciami solo dietro uno schermo
Lasciati scrivere un Semplice Messaggio Solitario
Lasciati guardare quando balli
E lasciati guardare nei sogni
Sempre sotto la seta nera dei tuoi vestiti
Lasciami essere un serpente ai tuoi piedi
Potrai svuotare le vene se vuoi, dopo
Meglio per andare
Accanto ai mattoni neri
E dentro un'alba tardiva
Fa freddo e umido
Non provo piacere dentro il velo umido
Non trovo desiderio dentro il velo del tuo occhio
Solo una Mattina da Solo
Fa sempre freddo nelle stazioni
Fa sempre freddo sui binari
E il treno che arriva conosce solo l'addio
E il treno che arriva non è un luogo comodo per i sogni
Ti ho scritto subito
Nel chiuso di un messaggio
Nel vuoto del testo sullo schermo
Hai risposto col dubbio che si da ai gatti sui tetti
Lasciami solo dentro un testo
Lasciami solo dietro uno schermo
Lasciati scrivere un Semplice Messaggio Solitario
Lasciati guardare quando balli
E lasciati guardare nei sogni
Sempre sotto la seta nera dei tuoi vestiti
Lasciami essere un serpente ai tuoi piedi
Potrai svuotare le vene se vuoi, dopo
mercoledì 26 febbraio 2014
#92 - Strategia del silenzio (due stanze)
Sono una donna concreta
Non corro
E non cammino nel vuoto
Sono una donna col cuore libero e leggero, sa stare da solo
Ti ho visto, dietro una maschera microfono
Ti ho visto e ho capito che sei preda
Ti ho detto conquistami con la tua debolezza
Ma tu sei un uomo e non puoi arrivarci, ti fermi ad uno
Ti ho inseguito davanti al microfono
Ti ho detto un solo si
Ti ho dato un solo bacio
Ma tu non conosci il gusto della battaglia feroce
Continua a mentirti e non correre
Continua a mentirle falla felice
Vediamoci sempre dividendo due stanze
Lei quella col velluto nero, per me i drappi alle pareti e le imposte rosse
Mi avvicino, piove, ho il volto fiero e le spalle alte
Tu hai un velo d'imbarazzo che sale dalla barba
Vorresti essere solo, non puoi
Mi vorresti lo so, ma io sono la prima a dirti no
Ascolta la mia strategia del silenzio
Dammi entrambi le tue stanze
Dammi lenzuola pulite e nero
Di seta i tuoi capelli e di marmo il tuo volto
Finalmente sorridente
Non corro
E non cammino nel vuoto
Sono una donna col cuore libero e leggero, sa stare da solo
Ti ho visto, dietro una maschera microfono
Ti ho visto e ho capito che sei preda
Ti ho detto conquistami con la tua debolezza
Ma tu sei un uomo e non puoi arrivarci, ti fermi ad uno
Ti ho inseguito davanti al microfono
Ti ho detto un solo si
Ti ho dato un solo bacio
Ma tu non conosci il gusto della battaglia feroce
Continua a mentirti e non correre
Continua a mentirle falla felice
Vediamoci sempre dividendo due stanze
Lei quella col velluto nero, per me i drappi alle pareti e le imposte rosse
Mi avvicino, piove, ho il volto fiero e le spalle alte
Tu hai un velo d'imbarazzo che sale dalla barba
Vorresti essere solo, non puoi
Mi vorresti lo so, ma io sono la prima a dirti no
Ascolta la mia strategia del silenzio
Dammi entrambi le tue stanze
Dammi lenzuola pulite e nero
Di seta i tuoi capelli e di marmo il tuo volto
Finalmente sorridente
#91 - Binari al Sole
Era già sera
Prima che potessi pensarlo
Eri già arrivata
Passavi le stanze di casa come fa il vento che mi scompiglia i capelli
Poi la notte
Mi piaceva prima
Ora mi rende inquieto, vuoto e distante
Se mi corico e cerco amore, volgi il tuo sguardo al muro e tremi un po
Durante il giorno
Un Sole forte, insiste sulle tue spalle nude
Sento ancora il vento di ieri
Sento ancora il sapore della tua pelle nuda, il tuo sguardo altrove
Ti lascio andare come fosse Domenica
Come fosse un pomeriggio qualunque
E' da una settimana che ti parlo d'amore
E' da una settimana che mi parli del Sole
Adesso mi tocchi la mano, non lo volevi
L'anima sviene, il cuore a fatica mi sostiene
Prendimi la mano e stringi forte
Inganna ancora il mio assurdo dolore
E' passata una settimana
Ci siamo dati il corpo
Ci siamo detti addio
Non ci abbiamo creduto, ma restiamo Soli
E, ora, davanti a questi binari al Sole
Vedo la coda del mio dolore
E, ora, davanti a questi binari al Sole
Vedo l'alba di un nuovo dolore
Prima che potessi pensarlo
Eri già arrivata
Passavi le stanze di casa come fa il vento che mi scompiglia i capelli
Poi la notte
Mi piaceva prima
Ora mi rende inquieto, vuoto e distante
Se mi corico e cerco amore, volgi il tuo sguardo al muro e tremi un po
Durante il giorno
Un Sole forte, insiste sulle tue spalle nude
Sento ancora il vento di ieri
Sento ancora il sapore della tua pelle nuda, il tuo sguardo altrove
Ti lascio andare come fosse Domenica
Come fosse un pomeriggio qualunque
E' da una settimana che ti parlo d'amore
E' da una settimana che mi parli del Sole
Adesso mi tocchi la mano, non lo volevi
L'anima sviene, il cuore a fatica mi sostiene
Prendimi la mano e stringi forte
Inganna ancora il mio assurdo dolore
E' passata una settimana
Ci siamo dati il corpo
Ci siamo detti addio
Non ci abbiamo creduto, ma restiamo Soli
E, ora, davanti a questi binari al Sole
Vedo la coda del mio dolore
E, ora, davanti a questi binari al Sole
Vedo l'alba di un nuovo dolore
lunedì 24 febbraio 2014
#90 - Tratto di penna
Quel giorno
Eri seria
Seduta in macchina, il volto contratto
La montagna non ti piace
La strada impervia
Alberi e fumi di malga
Strette le mani sul ventre
Una smorfia per ogni curva
Ti ricordi ?
Neanche il lieve declinare del prato al Sole
Neanche la rosa carezza del vento
Non potevo immaginare
Ti ricordi ?
Quel giorno di poi al mare
Lo schiaffo del vento proviene dalle onde
Sabbia bollente sotto i tuoi piedi nudi
Il tuo seno al Sole
Potevi metterci il corpo intero
Anima fragile, il tuo corpo intero al Sole
Come vela per la riva opposta
Poi a casa
Ti sei girata e un attimo solo
Il volto piegato verso un altro destino
Hai tirato un tratto di penna sul mio futuro
Ascoltalo il tuo cuore
Butta via la chiave
Ascoltalo il tuo cuore
Esci da questa stanza
Eri seria
Seduta in macchina, il volto contratto
La montagna non ti piace
La strada impervia
Alberi e fumi di malga
Strette le mani sul ventre
Una smorfia per ogni curva
Ti ricordi ?
Neanche il lieve declinare del prato al Sole
Neanche la rosa carezza del vento
Non potevo immaginare
Ti ricordi ?
Quel giorno di poi al mare
Lo schiaffo del vento proviene dalle onde
Sabbia bollente sotto i tuoi piedi nudi
Il tuo seno al Sole
Potevi metterci il corpo intero
Anima fragile, il tuo corpo intero al Sole
Come vela per la riva opposta
Poi a casa
Ti sei girata e un attimo solo
Il volto piegato verso un altro destino
Hai tirato un tratto di penna sul mio futuro
Ascoltalo il tuo cuore
Butta via la chiave
Ascoltalo il tuo cuore
Esci da questa stanza
venerdì 21 febbraio 2014
#89 - Corpo e città
Questo muro nero di mattoni
Di giorno è solo grigio
Questo muro nero di mattoni
La mattina è il posto per baciarti
C'è un gatto grigio e sporco
Ti guarda il polpaccio
Lo vuole nudo
Come lo vedo io anche al buio
La fabbrica fatta di mattoni
Apre
Il giovane operaio
Ci scopre abbracciati
Il muro della fabbrica
E' la nostra alcova
Capisci il poco che abbiamo
Ti rendi conto di quanto siamo
Sembra una favola
Ma è solo il tuo corpo e questa sporca città
Sembra una favola
Ma è solo il tuo corpo e questo stupido maschio
Sembra una città
Ma è solo il tuo corpo da favola e questa sporca realtà
Sembra una città
Ma è il tuo corpo da favola e questo maschio illuso
Sembra così vero
Che sembra suoni
Un ritmo sincero
Dentro un bicchiere di vino nero
Di giorno è solo grigio
Questo muro nero di mattoni
La mattina è il posto per baciarti
C'è un gatto grigio e sporco
Ti guarda il polpaccio
Lo vuole nudo
Come lo vedo io anche al buio
La fabbrica fatta di mattoni
Apre
Il giovane operaio
Ci scopre abbracciati
Il muro della fabbrica
E' la nostra alcova
Capisci il poco che abbiamo
Ti rendi conto di quanto siamo
Sembra una favola
Ma è solo il tuo corpo e questa sporca città
Sembra una favola
Ma è solo il tuo corpo e questo stupido maschio
Sembra una città
Ma è solo il tuo corpo da favola e questa sporca realtà
Sembra una città
Ma è il tuo corpo da favola e questo maschio illuso
Sembra così vero
Che sembra suoni
Un ritmo sincero
Dentro un bicchiere di vino nero
giovedì 20 febbraio 2014
#88 - Ballerina
E' una strada buia
Nei pressi la stazione
Non piace neanche ai gatti la notte
E' vuota al mattino
Magazzino
Sempre aperto non c'è tempo
Un furgone entra, uno va
Bagliori dietro il palazzo
Corri auto
Misterioso autista
Volto nero
La brace della sigaretta e il volto socchiuso
Sa di nebbia battere alla porta
Rumore del freddo
Giornali e petrolio
Apri
Un saluto più caldo del fuori
Un bacio più freddo del cuore
Beviamo un caffè
Perché ci dobbiamo coricare
E' luce alta
E' ora di guardarci con la luce del giorno grigio
Ti muovi sempre piano, accorta
Da una stanza all'altra
Ricordo sempre però
Ancora
La prima notte, come ballerina
Dalla porta al letto fu un tempo breve, il tempo della follia
Nei pressi la stazione
Non piace neanche ai gatti la notte
E' vuota al mattino
Magazzino
Sempre aperto non c'è tempo
Un furgone entra, uno va
Bagliori dietro il palazzo
Corri auto
Misterioso autista
Volto nero
La brace della sigaretta e il volto socchiuso
Sa di nebbia battere alla porta
Rumore del freddo
Giornali e petrolio
Apri
Un saluto più caldo del fuori
Un bacio più freddo del cuore
Beviamo un caffè
Perché ci dobbiamo coricare
E' luce alta
E' ora di guardarci con la luce del giorno grigio
Ti muovi sempre piano, accorta
Da una stanza all'altra
Ricordo sempre però
Ancora
La prima notte, come ballerina
Dalla porta al letto fu un tempo breve, il tempo della follia
martedì 4 febbraio 2014
#87 - Circo Alekan
Ho imparato a toccarti
A toccarti una spalla
La destra
Senza spingere o toccare, deve essere sfiorata
Ho imparato che è meglio guardare la finestra
Darti le spalle
Senza tema di volerti abbracciare
Spiare la strada e le finestre e i vicini
Sarà il nostro giorno
Perfetto
Dove tu mi sosterrai e mi darai nuova vita
Dove io ti darò forza e scaverò energia dalle tue gambe
Infine, felice, dormirò senza averti sfiorato
Felice
Al suono di un'orchestra che è solo nella mia testa
Sarà bello addormentarsi dietro il tuo sorriso
Hai volteggiato
Durante il giorno
Una figura in bianco e nero
Sopra la mia testa, come un film di altri tempi
Ti saluto
Sei la mia notte
Sei il giorno di domani e sarai ancora un giorno perfetto
Faremo ancora tutto da soli , il nostro proprio essere, gli altri bussano
Ma nessuno risponde
A toccarti una spalla
La destra
Senza spingere o toccare, deve essere sfiorata
Ho imparato che è meglio guardare la finestra
Darti le spalle
Senza tema di volerti abbracciare
Spiare la strada e le finestre e i vicini
Sarà il nostro giorno
Perfetto
Dove tu mi sosterrai e mi darai nuova vita
Dove io ti darò forza e scaverò energia dalle tue gambe
Infine, felice, dormirò senza averti sfiorato
Felice
Al suono di un'orchestra che è solo nella mia testa
Sarà bello addormentarsi dietro il tuo sorriso
Hai volteggiato
Durante il giorno
Una figura in bianco e nero
Sopra la mia testa, come un film di altri tempi
Ti saluto
Sei la mia notte
Sei il giorno di domani e sarai ancora un giorno perfetto
Faremo ancora tutto da soli , il nostro proprio essere, gli altri bussano
Ma nessuno risponde
lunedì 3 febbraio 2014
#86 - Il lamento della chitarra
Potevo sospirare nel gelo della prima sera
Oppure volgere lo sguardo verso il fiume
Ti presi per mano, mostrando una parte dei miei nudi sentimenti
Poi una sirena, forse un ambulanza, allora non ebbi animo per baciarti
Portato attraverso la scura lente della notte incipiente
Lontano e ancora persi i pensieri del mio passato
Sembravano nascosti alla nostra vista
Invece presenti, dentro l'animo mio, aspettavo solo il colpo di fucile
Invece, nel rumoroso silenzio del mio animo bimbo
La notte è corsa nelle nostre braccia
Io la pensavo dormire abbracciata alla sua nuova fiamma
Mentre ti baciavo oltre il bordo esterno del tuo letto fatto a forma di fiamma
Io me la immagino, mentre sospira al telefono e sorride per rassicurarmi
Io ti ho viva tra le mie braccia
Scopriti ancora
Scoprimi ancora e ti mostrerò i miei angoli scuri e i miei sentimenti nudi
Il giorno dopo
Senza il sonno nascosto nel tabernacolo del prete
Senza muoverci con la fretta dei banali
Sentiamo un rumore nato nella stanza appena a fianco
E' un lamento dolce e melodico
Rompe il mattino
Siamo nudi rispetto al suo suono che irrompe
E' il lamento della chitarra in sala, figlia della promessa delle nostre dita
Le abbiamo tenute chiuse sui nostri corpi, cosa farai ora?
Ti abbiamo mostrato la nostra debolezza
Chitarra, vuoi ancora le nostre dita ?
Prendi anche i nostri corpi, fai di noi un suono come un sogno di bambini
Oppure volgere lo sguardo verso il fiume
Ti presi per mano, mostrando una parte dei miei nudi sentimenti
Poi una sirena, forse un ambulanza, allora non ebbi animo per baciarti
Portato attraverso la scura lente della notte incipiente
Lontano e ancora persi i pensieri del mio passato
Sembravano nascosti alla nostra vista
Invece presenti, dentro l'animo mio, aspettavo solo il colpo di fucile
Invece, nel rumoroso silenzio del mio animo bimbo
La notte è corsa nelle nostre braccia
Io la pensavo dormire abbracciata alla sua nuova fiamma
Mentre ti baciavo oltre il bordo esterno del tuo letto fatto a forma di fiamma
Io me la immagino, mentre sospira al telefono e sorride per rassicurarmi
Io ti ho viva tra le mie braccia
Scopriti ancora
Scoprimi ancora e ti mostrerò i miei angoli scuri e i miei sentimenti nudi
Il giorno dopo
Senza il sonno nascosto nel tabernacolo del prete
Senza muoverci con la fretta dei banali
Sentiamo un rumore nato nella stanza appena a fianco
E' un lamento dolce e melodico
Rompe il mattino
Siamo nudi rispetto al suo suono che irrompe
E' il lamento della chitarra in sala, figlia della promessa delle nostre dita
Le abbiamo tenute chiuse sui nostri corpi, cosa farai ora?
Ti abbiamo mostrato la nostra debolezza
Chitarra, vuoi ancora le nostre dita ?
Prendi anche i nostri corpi, fai di noi un suono come un sogno di bambini
venerdì 31 gennaio 2014
#85 - Campagna e tovaglie a quadri
Amore, partiamo presto
La strada è breve
Ma ho voglia di prati, piani e piatti
E ho voglio di vino bianco
Partiamo al mattino
Quando è ancora rosso
Godiamoci lo schiaffo dell'alba
Con la sera ancora addosso, con l'amore ancora sulla pelle
Poi davanti al fosso
Versami un bicchiere
Che sia colmo
Che sia di vita
Spera e sparami ancora dentro al cuore
Tovaglie a quadri
E pani enormi
Poi scorre il rosso, come il fiume di lì a poco
Mangeremo con le mani
E il vino rosso ci macchierà le vesti
Le toglieremo alla sera
Per dormire nudi della nostra passione
Berremo molto
Fino a dormire sull'erba fresca e bagnata
Il rumore del fosso
La tovaglia a quadri come coperta
Amore non morire come il Sole rosso all'imbrunire
Lasciati andare, ancora fresca di campagna
Lasciami fare
Lasciami dire ti amo per morire tra le tue dita
La strada è breve
Ma ho voglia di prati, piani e piatti
E ho voglio di vino bianco
Partiamo al mattino
Quando è ancora rosso
Godiamoci lo schiaffo dell'alba
Con la sera ancora addosso, con l'amore ancora sulla pelle
Poi davanti al fosso
Versami un bicchiere
Che sia colmo
Che sia di vita
Spera e sparami ancora dentro al cuore
Tovaglie a quadri
E pani enormi
Poi scorre il rosso, come il fiume di lì a poco
Mangeremo con le mani
E il vino rosso ci macchierà le vesti
Le toglieremo alla sera
Per dormire nudi della nostra passione
Berremo molto
Fino a dormire sull'erba fresca e bagnata
Il rumore del fosso
La tovaglia a quadri come coperta
Amore non morire come il Sole rosso all'imbrunire
Lasciati andare, ancora fresca di campagna
Lasciami fare
Lasciami dire ti amo per morire tra le tue dita
#84 - Dormi
Dormi
Spingimi via
Dormi
Anche quando poi muoio
Dormi anche quando muoio al tuo fianco
Lo sai che sono vicino
Una bocca muta
Te lo dice col mulino delle braccia
Ti lascerò la stessa stanza pulita
Ti lascerò lo stessa voce flebile e veloce
Ti lascerò un po di vuoto
Perché tu mi possa riconoscere la prossima volta
Dormi
Riposa il corpo
Potessi essere anche io un po te
Riposerei per te
Baciami ancora una volta
Prima che mi lasci andare
Per sognare
E che sia per sempre
Spingimi via
Dormi
Anche quando poi muoio
Dormi anche quando muoio al tuo fianco
Lo sai che sono vicino
Una bocca muta
Te lo dice col mulino delle braccia
Ti lascerò la stessa stanza pulita
Ti lascerò lo stessa voce flebile e veloce
Ti lascerò un po di vuoto
Perché tu mi possa riconoscere la prossima volta
Dormi
Riposa il corpo
Potessi essere anche io un po te
Riposerei per te
Baciami ancora una volta
Prima che mi lasci andare
Per sognare
E che sia per sempre
#83 - Emilia brucia
Gli eroi partono all'alba
Gli innamorati due ore dopo
Gli eroi partono coi paramenti ed il sale del regno
Gli innamorati vestono scuro e cercano lo zucchero nel cielo
Muore la notte, nera e silenziosa
Nasce lontano il sole
E' oriente, nascita
Strugge il distacco dall'occidente morente
Corre la strada
Strugge l'anima inquieta
Sarà, sarò ancora?
Un filo dritto che porta al labirinto del cuore
Paura del miraggio
Paura di non trovare la strada
La strada per la tua casa
La strada per il tuo cuore
Brucia Emilia
Brucia all'alba
Dammi energia e calore
Brucia Emilia, il ponte di Calatrava
Sfido le pozzanghere
Mi rifletto
Vedo il tuo volto cangiante dell'alba
Le tue labbra sussurrano il mio nome
Nel desiderio
Trovo la forza di non dormire mai
La tua pelle di seta
Ondeggia sotto la mia mano
Gli innamorati due ore dopo
Gli eroi partono coi paramenti ed il sale del regno
Gli innamorati vestono scuro e cercano lo zucchero nel cielo
Muore la notte, nera e silenziosa
Nasce lontano il sole
E' oriente, nascita
Strugge il distacco dall'occidente morente
Corre la strada
Strugge l'anima inquieta
Sarà, sarò ancora?
Un filo dritto che porta al labirinto del cuore
Paura del miraggio
Paura di non trovare la strada
La strada per la tua casa
La strada per il tuo cuore
Brucia Emilia
Brucia all'alba
Dammi energia e calore
Brucia Emilia, il ponte di Calatrava
Sfido le pozzanghere
Mi rifletto
Vedo il tuo volto cangiante dell'alba
Le tue labbra sussurrano il mio nome
Nel desiderio
Trovo la forza di non dormire mai
La tua pelle di seta
Ondeggia sotto la mia mano
martedì 28 gennaio 2014
#82 - Ode al vino
Arrendersi
Profondamente arrendersi
Seduto, sdraiato nel crepuscolo
Cielo rosso, arancione basso
Arrendersi
Picchia prima nel cuore
Arriva dopo in testa
Non c'è silenzio, non ci sono segnali di rumore
Arrendersi
Poi entri nella stanza
A piedi nudi sul pavimento
Fai il rumore del cotone sulla pelle
Arrendersi
Coricata calda, dolce, profumata
Un calice per te
Ha il sapore del cuore rosso
Arrendersi
Un bacio amaro come il vino
Un sorso in più
L'ebbrezza delle carni nude
Arrenditi
Dormi questa notte con me
Dammi ancora quel sorriso senza fine
Domattina costruiremo la casa, di cristallo e cemento
Eterna
Profondamente arrendersi
Seduto, sdraiato nel crepuscolo
Cielo rosso, arancione basso
Arrendersi
Picchia prima nel cuore
Arriva dopo in testa
Non c'è silenzio, non ci sono segnali di rumore
Arrendersi
Poi entri nella stanza
A piedi nudi sul pavimento
Fai il rumore del cotone sulla pelle
Arrendersi
Coricata calda, dolce, profumata
Un calice per te
Ha il sapore del cuore rosso
Arrendersi
Un bacio amaro come il vino
Un sorso in più
L'ebbrezza delle carni nude
Arrenditi
Dormi questa notte con me
Dammi ancora quel sorriso senza fine
Domattina costruiremo la casa, di cristallo e cemento
Eterna
lunedì 27 gennaio 2014
#81 - Angeli caduti
Corri !!! Ho freddo adesso
Anzi no, sii prudente
Aspetto in questo buio
E' sempre stato così
Eccoti finalmente
Sei buffa, la luce dietro ti fa sembrare goffa
Un saluto imbarazzato la scelta di andare veloci
E allora tra la strada indicata, sempre sbagliata, e il giusto modo di baciarti devo scegliere
Non ascolto nessun semaforo, neanche li guardo
Guidi tu
Un sottile velo d'imbarazzo
Un muro di emozioni rompono il freddo
Allora sono le mani
E' un piacere che dove finiscono le mie mani inizino le tue
Ed inizi un lungo bacio
Cadiamo assieme sul selciato della città
Portami dentro la musica
L'ascolterò senza distrarmi dal mio cuore
Butto l'anello senza più potere
Mi butto nel fango per salire al cielo
Domani mattina
Le corazze cadute
Il mondo a colori
Hai fame ?
Si, torna quì, può bastare
Anzi no, sii prudente
Aspetto in questo buio
E' sempre stato così
Eccoti finalmente
Sei buffa, la luce dietro ti fa sembrare goffa
Un saluto imbarazzato la scelta di andare veloci
E allora tra la strada indicata, sempre sbagliata, e il giusto modo di baciarti devo scegliere
Non ascolto nessun semaforo, neanche li guardo
Guidi tu
Un sottile velo d'imbarazzo
Un muro di emozioni rompono il freddo
Allora sono le mani
E' un piacere che dove finiscono le mie mani inizino le tue
Ed inizi un lungo bacio
Cadiamo assieme sul selciato della città
Portami dentro la musica
L'ascolterò senza distrarmi dal mio cuore
Butto l'anello senza più potere
Mi butto nel fango per salire al cielo
Domani mattina
Le corazze cadute
Il mondo a colori
Hai fame ?
Si, torna quì, può bastare
domenica 26 gennaio 2014
@80 - Mare senza vento
Quando il nuovo giorno comincia
E non ne hai neanche un po
Vieni fuori da quel letto
C'è un Sole che batte forte sulla strada c'è un amore nel petto
Quando non risponde il tuo corpo
Troppo stanco per darti retta
Vieni fuori da quel letto
C'è un cuore che batte forte un anima forte che l'ascolti
Quando il sogno di un giorno senza dolore
Troppo falso per crederci
Vieni fuori da quel letto
C'è una strada che porta alla nostra musica, ci vogliono per ballare
Quando ti ricordi che il destino ha voluto e non sai perché
E' allora la vita ti sembra troppo forte
Vieni fuori da quel letto
C'è un forte vento nel Sole, ti porterà
Quando ti ricordi che vivere la tua emozione
E allora ti diranno che no, non ti fidare ancora
Vieni fuori da quel letto
C'è un mare senza vento
Ha bisogno di te
E non ne hai neanche un po
Vieni fuori da quel letto
C'è un Sole che batte forte sulla strada c'è un amore nel petto
Quando non risponde il tuo corpo
Troppo stanco per darti retta
Vieni fuori da quel letto
C'è un cuore che batte forte un anima forte che l'ascolti
Quando il sogno di un giorno senza dolore
Troppo falso per crederci
Vieni fuori da quel letto
C'è una strada che porta alla nostra musica, ci vogliono per ballare
Quando ti ricordi che il destino ha voluto e non sai perché
E' allora la vita ti sembra troppo forte
Vieni fuori da quel letto
C'è un forte vento nel Sole, ti porterà
Quando ti ricordi che vivere la tua emozione
E allora ti diranno che no, non ti fidare ancora
Vieni fuori da quel letto
C'è un mare senza vento
Ha bisogno di te
sabato 25 gennaio 2014
#79 - Angelo deviato
Ti ho sentito pensare
Mamma lui è un pazzo
A volte mi fa paura
Però quando è al mio fianco, sono tranquilla
Ti ho sentito pensare
Papà lui è strano
A volte è un selvaggio
Però le sue mani sono sicure
Angelo deviato
Tienimi la mano mentre guido
Angelo deviato
Amami fino a morire
Ti ho sentito pensare
Amici miei lui mi tocca tutta la notte
Le sue mani sul mio corpo
Non finiscono mai, fino alla prima luce
Angelo deviato
Dormi addosso a me
Sembri Lucifero mentre mi tocchi il seno
Amami fino a morire
Angelo deviato
Sei appeso al mio cuore
Io vedo che sei puro
Io sento che sei un demonio
Angelo deviato
Ti amerò fino a morire
Mamma lui è un pazzo
A volte mi fa paura
Però quando è al mio fianco, sono tranquilla
Ti ho sentito pensare
Papà lui è strano
A volte è un selvaggio
Però le sue mani sono sicure
Angelo deviato
Tienimi la mano mentre guido
Angelo deviato
Amami fino a morire
Ti ho sentito pensare
Amici miei lui mi tocca tutta la notte
Le sue mani sul mio corpo
Non finiscono mai, fino alla prima luce
Angelo deviato
Dormi addosso a me
Sembri Lucifero mentre mi tocchi il seno
Amami fino a morire
Angelo deviato
Sei appeso al mio cuore
Io vedo che sei puro
Io sento che sei un demonio
Angelo deviato
Ti amerò fino a morire
giovedì 23 gennaio 2014
#78 - Parigi 1 maggio 1979
Se ancora parlassi con mio Padre
Chiederei, col dovuto rispetto
Dammi un nuovo nome
Cambia la forma del mio essere
Conosco la risposta
Ti ho dato una forma come una gabbia
Non puoi uscirne
E conosco quanto stretto sia l'abito elegante cucito addosso
Tu Padre sai che io ho chiamato il suo nome
E le ho detto, torna, torna, torna
Piangevo al momento
Mentre chiudevo la porta cambiando serratura
Ma, ancora, ti chiedo
Dammi un nuovo nome
Dammi la frenesia di essere
Amante, amante, amante e ancora amante
Figliolo non è il tuo nome
Ama, amante, ama
Ancora poi domani ama
Guardati indietro, piangi ancora, poi ama
Invitala sotto un ponte, nel freddo
Amala, amala, amala
Torna da te
Portala nella stanza del tuo cuore
Li il nome non è scritto, si vede solo da vicino
Chiederei, col dovuto rispetto
Dammi un nuovo nome
Cambia la forma del mio essere
Conosco la risposta
Ti ho dato una forma come una gabbia
Non puoi uscirne
E conosco quanto stretto sia l'abito elegante cucito addosso
Tu Padre sai che io ho chiamato il suo nome
E le ho detto, torna, torna, torna
Piangevo al momento
Mentre chiudevo la porta cambiando serratura
Ma, ancora, ti chiedo
Dammi un nuovo nome
Dammi la frenesia di essere
Amante, amante, amante e ancora amante
Figliolo non è il tuo nome
Ama, amante, ama
Ancora poi domani ama
Guardati indietro, piangi ancora, poi ama
Invitala sotto un ponte, nel freddo
Amala, amala, amala
Torna da te
Portala nella stanza del tuo cuore
Li il nome non è scritto, si vede solo da vicino
mercoledì 22 gennaio 2014
#77 - Senza guida
Nascosta dietro un mazzo di fiori finti
Seduta sullo sgabello più alto della stanza
Incroci due brevi gambe a piedi nudi
Guardi il mio sguardo e pensi
Nascosta dietro un mazzo di fiori finti
Angelo senza guida
Quando dirai a tua madre
Ho smesso di soffrire
Angelo senza guida
Lei non ci crederà
Perché penserà
Mia figlia ha incontrato gli angeli nella notte ma Lucifero ogni giorno
Angelo senza guida, tu gli dirai
Mamma ho incontrato un poco di follia
Non ho voglia neanche di essere soddisfatta, lo sono
Lasciami piangere, sono felice
Angelo senza guida
Voglio dirti ti amo per cento volte
E tengo a freno la lingua
Perché tu conosci il mio nome, i miei baci ed il fatto che sono il destino
Abbiamo la TV accesa giorno e notte
E nessuno sa cosa dice
Angelo senza guida, lasciati andare
Coprimi, ti sto dicendo amore cento volte
Loro verranno a chiederci
E noi risponderemo solo bugie
Angelo senza guida tienimi con le tue piccole mani
Loro non sanno e non sapranno mai
Angelo senza guida, ti amo per cento
Seduta sullo sgabello più alto della stanza
Incroci due brevi gambe a piedi nudi
Guardi il mio sguardo e pensi
Nascosta dietro un mazzo di fiori finti
Angelo senza guida
Quando dirai a tua madre
Ho smesso di soffrire
Angelo senza guida
Lei non ci crederà
Perché penserà
Mia figlia ha incontrato gli angeli nella notte ma Lucifero ogni giorno
Angelo senza guida, tu gli dirai
Mamma ho incontrato un poco di follia
Non ho voglia neanche di essere soddisfatta, lo sono
Lasciami piangere, sono felice
Angelo senza guida
Voglio dirti ti amo per cento volte
E tengo a freno la lingua
Perché tu conosci il mio nome, i miei baci ed il fatto che sono il destino
Abbiamo la TV accesa giorno e notte
E nessuno sa cosa dice
Angelo senza guida, lasciati andare
Coprimi, ti sto dicendo amore cento volte
Loro verranno a chiederci
E noi risponderemo solo bugie
Angelo senza guida tienimi con le tue piccole mani
Loro non sanno e non sapranno mai
Angelo senza guida, ti amo per cento
#76 - Teddy Bear
Dentro la casa ci sono un sacco di cose
E' un luogo nuovo e sconosciuto
Un campo minato per le scie di un cuore
Dentro la casa c'è molto calore
Sul letto attende un orsetto di pelouche
Quello delle bambine
E' disteso come dormisse
Sembra sorrida
Immobile guarda il soffitto
Uno sguardo fisso, inespressivo
Però è un dolce oggetto
Non posso sapere quanto sia necessario
Lei dorme con lui
Sul suo naso
Il naso di Teddy è un porto sicuro
Il naso di Teddy la regge per la notte
Io spio nella penombra
Scorgo un sorriso
Un espressione serena, sembrano stelle
Allora guardo meglio
Ha gli occhi di una bimba
E un sorriso accennato
Le mani libere il corpo finalmente sciolto
Allora guardo meglio
La tocco una volta
Poi la seconda
Sorride immobile
Cerco di entrare nel sorriso
C'è un trucco che Teddy conosce
Perché lei dorme e sogna
Nel sogno corre e non si stanca
E' ferita ma non sanguina
Nel sogno corre forte
Poi fa un grande salto
Sembra voli
Finalmente libera
Allora io, al mattino
Prendo Teddy in mano
E divento un poco lui
Il mattino dopo, prima di dormire, faccio una smorfia
Le prendo una mano
Ti porto a fare un giro nel Sole
Andiamo di corsa
Ti farà bene
Me lo ha detto Teddy
E' un luogo nuovo e sconosciuto
Un campo minato per le scie di un cuore
Dentro la casa c'è molto calore
Sul letto attende un orsetto di pelouche
Quello delle bambine
E' disteso come dormisse
Sembra sorrida
Immobile guarda il soffitto
Uno sguardo fisso, inespressivo
Però è un dolce oggetto
Non posso sapere quanto sia necessario
Lei dorme con lui
Sul suo naso
Il naso di Teddy è un porto sicuro
Il naso di Teddy la regge per la notte
Io spio nella penombra
Scorgo un sorriso
Un espressione serena, sembrano stelle
Allora guardo meglio
Ha gli occhi di una bimba
E un sorriso accennato
Le mani libere il corpo finalmente sciolto
Allora guardo meglio
La tocco una volta
Poi la seconda
Sorride immobile
Cerco di entrare nel sorriso
C'è un trucco che Teddy conosce
Perché lei dorme e sogna
Nel sogno corre e non si stanca
E' ferita ma non sanguina
Nel sogno corre forte
Poi fa un grande salto
Sembra voli
Finalmente libera
Allora io, al mattino
Prendo Teddy in mano
E divento un poco lui
Il mattino dopo, prima di dormire, faccio una smorfia
Le prendo una mano
Ti porto a fare un giro nel Sole
Andiamo di corsa
Ti farà bene
Me lo ha detto Teddy
martedì 21 gennaio 2014
#75 - Sentieri notturni
Pensavo di aver trascorso sentieri notturni
Poco dopo la mezzanotte
Durante le strade sconosciute
Di città nuove
Mi ritrovo invece
Poco prima dell'alba
In un luogo che mi è già familiare
Ma che non ho mai visitato
Il passo è solo un poco stanco
Il petto pesante
Le emozioni sorpassano il buio
Oltre il muro del suono del vuoto dell'alba
Finita la strada
Arrivato al dunque
Faccio solo un passo indietro e lancio uno sguardo
Per sapere meglio il passo a venire del domani
Sentieri notturni
Mi portate a casa
Ma penso che un giorno splendente diamante
Mi porterete di nuovo qui
Una casa calda e attesa
Un luogo familiare prima del tempo
Ancora bambino
A piedi nudi sul pavimento
Giocando coi pinguini
Che mi guardano da ogni parte
Non vedo mai la Luna da queste parti
Al massimo piove
Poco dopo la mezzanotte
Durante le strade sconosciute
Di città nuove
Mi ritrovo invece
Poco prima dell'alba
In un luogo che mi è già familiare
Ma che non ho mai visitato
Il passo è solo un poco stanco
Il petto pesante
Le emozioni sorpassano il buio
Oltre il muro del suono del vuoto dell'alba
Finita la strada
Arrivato al dunque
Faccio solo un passo indietro e lancio uno sguardo
Per sapere meglio il passo a venire del domani
Sentieri notturni
Mi portate a casa
Ma penso che un giorno splendente diamante
Mi porterete di nuovo qui
Una casa calda e attesa
Un luogo familiare prima del tempo
Ancora bambino
A piedi nudi sul pavimento
Giocando coi pinguini
Che mi guardano da ogni parte
Non vedo mai la Luna da queste parti
Al massimo piove
lunedì 13 gennaio 2014
#74 - Reggio Emilia (Trenitalia)
A Cavriago c'è la stazione, coi binari
Passa il treno, un regionale
Non la Domenica, però
Allora vado a pranzo, senza soldi
In piazza, a Cavriago, c'è una festa, tanti fiori
E' primavera, il cielo e i cuori sono ricchi di colori
Io ho in tasca due euro scarsi
Mangio in trattoria, coi buoni pasto
Poi, senza pagare, prendo un pullman
L'aspetto è proprio sociale
Io, l'autista e una schiera di badanti in libertà
A Reggio scendo al capolinea
Chiedo e, come è ovvio a Reggio, la guardia, femmina, mi indica la strada giusta
Ho ancora fame
Ma alla stazione c'è un Mc Donalds
E anche a loro allungo un buono pasto
Fuori, sul piazzale, un gruppo di giovani compagni
Manifesta, contesta e un poco sobilla
Li saluto con affetto, un poco mi commuovo
Trovo il binario
Non ho il biglietto
Salgo e son clandestino
Non voglio essere d'impiccio
Mi costituisco al controllore
Non la faccio scendere qua' nel nulla.
Scenda a Parma, stia sul binario, fra 15 minuti passa un treno, ferma solo a Piacenza
Ha capito, vero?
Poi questo treno arriva e io salgo, davanti al controllore. Allora mia dia il biglietto
Non ho nessun biglietto ...
Allora scenda
E fu il Salerno - Milano
Ed il suo piccolo bagno
Di quel giorno ricordo solo
La stazione di Reggio nell'Emilia
La sua paciosa gratitudine
E la viaggiatrice in attesa coi tacchi e i piedi nudi
Dopo, via da lì
L'Emilia è terminata
Tornerò
Per averne il cuore
Passa il treno, un regionale
Non la Domenica, però
Allora vado a pranzo, senza soldi
In piazza, a Cavriago, c'è una festa, tanti fiori
E' primavera, il cielo e i cuori sono ricchi di colori
Io ho in tasca due euro scarsi
Mangio in trattoria, coi buoni pasto
Poi, senza pagare, prendo un pullman
L'aspetto è proprio sociale
Io, l'autista e una schiera di badanti in libertà
A Reggio scendo al capolinea
Chiedo e, come è ovvio a Reggio, la guardia, femmina, mi indica la strada giusta
Ho ancora fame
Ma alla stazione c'è un Mc Donalds
E anche a loro allungo un buono pasto
Fuori, sul piazzale, un gruppo di giovani compagni
Manifesta, contesta e un poco sobilla
Li saluto con affetto, un poco mi commuovo
Trovo il binario
Non ho il biglietto
Salgo e son clandestino
Non voglio essere d'impiccio
Mi costituisco al controllore
Non la faccio scendere qua' nel nulla.
Scenda a Parma, stia sul binario, fra 15 minuti passa un treno, ferma solo a Piacenza
Ha capito, vero?
Poi questo treno arriva e io salgo, davanti al controllore. Allora mia dia il biglietto
Non ho nessun biglietto ...
Allora scenda
E fu il Salerno - Milano
Ed il suo piccolo bagno
Di quel giorno ricordo solo
La stazione di Reggio nell'Emilia
La sua paciosa gratitudine
E la viaggiatrice in attesa coi tacchi e i piedi nudi
Dopo, via da lì
L'Emilia è terminata
Tornerò
Per averne il cuore
sabato 11 gennaio 2014
#73 - La notte errante
E' quasi luce del mattino fuori
Dentro polvere di rock
Spie, monitor, cavi
Se non ti emozioni non puoi capire
E' ghiacciata la strada solo un poco ma ...
Un velo di nebbia avvolge
Ma l'autostrada è nera è placida
Un velo di seta anticipa il calore del letto
Fuori è freddo, ghiacciato
Non sento nulla che mi possa dire perché
Non ho nessuno al mio fianco
E so che non è giusto
Aspetto
Il vuoto della lunga striscia nera
M'accompagna
Da sola
Non è stanchezza
E' solo polvere di musica
Deposita, emozioni
Ma viaggio da sola
Allora penso che
La notte errante
Poi finisce
Nella bocca della casa
E' calda, come le coperte
E' calda, come un caffè all'alba
E' calda, come un bagno bollente
E' calda, perché tu sei nel letto e aspetti
Dentro polvere di rock
Spie, monitor, cavi
Se non ti emozioni non puoi capire
E' ghiacciata la strada solo un poco ma ...
Un velo di nebbia avvolge
Ma l'autostrada è nera è placida
Un velo di seta anticipa il calore del letto
Fuori è freddo, ghiacciato
Non sento nulla che mi possa dire perché
Non ho nessuno al mio fianco
E so che non è giusto
Aspetto
Il vuoto della lunga striscia nera
M'accompagna
Da sola
Non è stanchezza
E' solo polvere di musica
Deposita, emozioni
Ma viaggio da sola
Allora penso che
La notte errante
Poi finisce
Nella bocca della casa
E' calda, come le coperte
E' calda, come un caffè all'alba
E' calda, come un bagno bollente
E' calda, perché tu sei nel letto e aspetti
#72 - Ballerina
Dolce e piccola amica
Tu ballerina
Saltelli nella stanza a piedi nudi, stomp sul pavimento
A braccia aperte giri e ti rivolti stomp stomp, sbuffi e sudi i capelli corrono dietro ai tuoi passi
Poi, sei stanca, cade l'ultima trincea
Buttata sul letto sembri un quadro francese dell'800
Vedo solo colori e i tuoi occhi brillano verdi e felici finalmente
Ti stuzzico la punta dei piedi, come un gatto sornione
Mi sorprendo nel vederti in piedi
Ritta e sicura, non lo diresti nemmanco tu
Hai un tatuaggio sulla schiena
E' bello ma mi rapisce il tuo seno, improvvisamente nudo
La musica non smette
Tu riprendi la danza
Vuoto il mio sguardo sul tuo corpo, piccolo
Poi seduto in mezzo alla stanza vorrei dirti arrivederci
Ma fermo le mie parole
Faccio solo il gesto di alzarmi
Spalanchi la bocca
Un piccolo impeto
Torno a sedermi
E allora faccio il gesto dello stare fermo
Balla ancora
Guarderò i tuoi piedi nudi e cicciotti pensando a seni grandi e occhi profondi
Tu ballerina
Saltelli nella stanza a piedi nudi, stomp sul pavimento
A braccia aperte giri e ti rivolti stomp stomp, sbuffi e sudi i capelli corrono dietro ai tuoi passi
Poi, sei stanca, cade l'ultima trincea
Buttata sul letto sembri un quadro francese dell'800
Vedo solo colori e i tuoi occhi brillano verdi e felici finalmente
Ti stuzzico la punta dei piedi, come un gatto sornione
Mi sorprendo nel vederti in piedi
Ritta e sicura, non lo diresti nemmanco tu
Hai un tatuaggio sulla schiena
E' bello ma mi rapisce il tuo seno, improvvisamente nudo
La musica non smette
Tu riprendi la danza
Vuoto il mio sguardo sul tuo corpo, piccolo
Poi seduto in mezzo alla stanza vorrei dirti arrivederci
Ma fermo le mie parole
Faccio solo il gesto di alzarmi
Spalanchi la bocca
Un piccolo impeto
Torno a sedermi
E allora faccio il gesto dello stare fermo
Balla ancora
Guarderò i tuoi piedi nudi e cicciotti pensando a seni grandi e occhi profondi
venerdì 10 gennaio 2014
#71 - Gli occhi a Gennaio (Il sole a Reggio)
E' gennaio ma a Reggio nell'Emilia c'è il Sole
Sotto il porticato, la stazione è alle spalle
Un ombra leggera non nasconde lo smeraldo dei tuoi occhi
Cammino, inciampo un po, devo anche guardarli
Un velo di colore sulle gote pallide
Non manchi d'intuito
E allora "ho dormito poco, ho letto un po e mi sono imbarazzata"
Mi sfugge un sorriso, prendi ancora colore, ma basta un "è solo sangue in circolo, vivilo, anche di più"
Siamo usciti al pomeriggio
Un sorso ancora di ottimismo
Ora piove e il cielo è grigio
Acciaio nei tuoi occhi
Rimani dolce e tenera
Un passo delicato col bacio della pioggia sul capo
Ma i tuoi occhi hanno preso forma d'acciaio
Mi posso ancora specchiare, una forma d'ipnosi
E' solo adesso che mi arriva il tuo profumo
Mi afferri le mani, tremo un poco
E poi, ho deciso finisce ora
Ma non deve soffrire
E allora mi volto
Uno scatto ai nervi
Adesso
Volto la mia faccia
Ti prendo le spalle
Fosse l'ultima volta
Ma non ti lascio morire
E poi, è il tuo collo, la pelle liscia e le labbra calde
Hai il volto sconvolto
Io so che devo restare
Perché devo vivere quegli occhi
Ogni giorno un clima diverso, ogni giorno un colore nuovo
Sotto il porticato, la stazione è alle spalle
Un ombra leggera non nasconde lo smeraldo dei tuoi occhi
Cammino, inciampo un po, devo anche guardarli
Un velo di colore sulle gote pallide
Non manchi d'intuito
E allora "ho dormito poco, ho letto un po e mi sono imbarazzata"
Mi sfugge un sorriso, prendi ancora colore, ma basta un "è solo sangue in circolo, vivilo, anche di più"
Siamo usciti al pomeriggio
Un sorso ancora di ottimismo
Ora piove e il cielo è grigio
Acciaio nei tuoi occhi
Rimani dolce e tenera
Un passo delicato col bacio della pioggia sul capo
Ma i tuoi occhi hanno preso forma d'acciaio
Mi posso ancora specchiare, una forma d'ipnosi
E' solo adesso che mi arriva il tuo profumo
Mi afferri le mani, tremo un poco
E poi, ho deciso finisce ora
Ma non deve soffrire
E allora mi volto
Uno scatto ai nervi
Adesso
Volto la mia faccia
Ti prendo le spalle
Fosse l'ultima volta
Ma non ti lascio morire
E poi, è il tuo collo, la pelle liscia e le labbra calde
Hai il volto sconvolto
Io so che devo restare
Perché devo vivere quegli occhi
Ogni giorno un clima diverso, ogni giorno un colore nuovo
giovedì 9 gennaio 2014
#70 - Lettera
Ciao,
ti scrivo
e poi metto tutto nel cassetto
mi piace la parola che matura
e allora ti scrivo
voglio dirti che mi piace quando cammini in casa
a piedi nudi
ti dico "ma fa freddo, è inverno !!!"
sai voltarti e dirmi "allora? sono cicciotti tengono caldo ..."
E ti volevo dire del mattino di oggi
Il freddo della stazione del momento del viaggio
Di quanto dirti "ciao, buon viaggio" costasse molto di più del gelo
Dei tuoi occhi al mattino
Li hai aperti, come di scatto, un aria imbronciata. Fastidio, noia
Con difficoltà sei venuta al tavolo per il caffè caldo
Ho desiderato le tue parole
Ma eri muta
E poi, dopo la doccia, mi hai detto "scusa, è che ho un dittatore dentro"
Mi sono perso nello smeraldo con cui mi guardi e nel silenzio ho chiesto
"Sai, dormo male, non riposo, tengo gli occhi chiusi e mi spiace non guardarti"
Allora ti ho preso le mani e, guardandoti, ho detto "lascia stare, guardami un minuto è per me dura una vita"
Ti ho scritto questa lettera, mai inviata
Perché poi la pace mi farà riposare l'anima
Se puoi, balla per casa a piedi nudi
Ti do la musica e l'idea. Non fa freddo sono cicciotti
ti scrivo
e poi metto tutto nel cassetto
mi piace la parola che matura
e allora ti scrivo
voglio dirti che mi piace quando cammini in casa
a piedi nudi
ti dico "ma fa freddo, è inverno !!!"
sai voltarti e dirmi "allora? sono cicciotti tengono caldo ..."
E ti volevo dire del mattino di oggi
Il freddo della stazione del momento del viaggio
Di quanto dirti "ciao, buon viaggio" costasse molto di più del gelo
Dei tuoi occhi al mattino
Li hai aperti, come di scatto, un aria imbronciata. Fastidio, noia
Con difficoltà sei venuta al tavolo per il caffè caldo
Ho desiderato le tue parole
Ma eri muta
E poi, dopo la doccia, mi hai detto "scusa, è che ho un dittatore dentro"
Mi sono perso nello smeraldo con cui mi guardi e nel silenzio ho chiesto
"Sai, dormo male, non riposo, tengo gli occhi chiusi e mi spiace non guardarti"
Allora ti ho preso le mani e, guardandoti, ho detto "lascia stare, guardami un minuto è per me dura una vita"
Ti ho scritto questa lettera, mai inviata
Perché poi la pace mi farà riposare l'anima
Se puoi, balla per casa a piedi nudi
Ti do la musica e l'idea. Non fa freddo sono cicciotti
mercoledì 8 gennaio 2014
#69 - I concerti a maggio
Aspetto la primavera per muovermi verso il suono
Sono pigro
Spesso goffo
Soprattutto quando saluto le persone
Oggi c'è un sole caldo ma abbastanza distratto
Posso camminare nel prato senza sentire il suo battito sulla testa
E poi, se e perché non so, mi sono voltato
Il classico bicchiere in mano
Ma questa che entra con le ciabatte nel grande prato del concerto?
Abiterà dietro l'ingresso
Non credo, veste leggera, una scollatura dolce
Lei sa del suo piccolo seno
Poi si ferma, sembra guardi ma non so
E si toglie le ciabatte
L'arco del suo piede nudo tocca l'erba
Io so che è soffice, e fresca
Allora corre un po
Svolazza direi, penso ad una farfalla
Discreta, colori tenui, ma un sorriso forte
Ha i piedi brevi, nudi che affondano nell'erba dolce
Un piccolo inciampo, è goffa, ma elegante
Sembra cadere, resiste
Alza lo sguardo
Ha un trucco verde, penso ad uno smeraldo
Le porto le ciabatte
Per dirle "stai attenta non cadere, sarebbe un peccato"
Sono pigro
Spesso goffo
Soprattutto quando saluto le persone
Oggi c'è un sole caldo ma abbastanza distratto
Posso camminare nel prato senza sentire il suo battito sulla testa
E poi, se e perché non so, mi sono voltato
Il classico bicchiere in mano
Ma questa che entra con le ciabatte nel grande prato del concerto?
Abiterà dietro l'ingresso
Non credo, veste leggera, una scollatura dolce
Lei sa del suo piccolo seno
Poi si ferma, sembra guardi ma non so
E si toglie le ciabatte
L'arco del suo piede nudo tocca l'erba
Io so che è soffice, e fresca
Allora corre un po
Svolazza direi, penso ad una farfalla
Discreta, colori tenui, ma un sorriso forte
Ha i piedi brevi, nudi che affondano nell'erba dolce
Un piccolo inciampo, è goffa, ma elegante
Sembra cadere, resiste
Alza lo sguardo
Ha un trucco verde, penso ad uno smeraldo
Le porto le ciabatte
Per dirle "stai attenta non cadere, sarebbe un peccato"
#68 - Il cervo nella foresta
Mi sistemo al margine della foresta
Ti vedo occhi curiosi
Ti vedo e capisco che vuoi solo conoscere, scrutare, capire e difendere
Ritta sulle brevi gambe guardi con gli occhi del perché
Io vorrei fare un passo in più
Ma non voglio che tu corra, veloce come sai, lontano
Questa posa è regale
Un poco vigile e tanto accorta
Allora io vedo oltre la cima dell'ultimo albero
Il Sole di maggio
E faccio un breve accenno dentro la foresta
Guardi circospetta, potrei essere un cacciatore, un esploratore, magari un architetto
Io guardo che tu mi guardi
E capiamo che guardando ci siamo capiti
Allora sono ad un passo da te
Allungo una mano, la porgo sul tuo capo, è dolce, morbido.
Inaspettato, mi allontano
Tornerò
Ricco di idee migliori
Pensavo di cacciare, oggi la preda ero io
Ti vedo occhi curiosi
Ti vedo e capisco che vuoi solo conoscere, scrutare, capire e difendere
Ritta sulle brevi gambe guardi con gli occhi del perché
Io vorrei fare un passo in più
Ma non voglio che tu corra, veloce come sai, lontano
Questa posa è regale
Un poco vigile e tanto accorta
Allora io vedo oltre la cima dell'ultimo albero
Il Sole di maggio
E faccio un breve accenno dentro la foresta
Guardi circospetta, potrei essere un cacciatore, un esploratore, magari un architetto
Io guardo che tu mi guardi
E capiamo che guardando ci siamo capiti
Allora sono ad un passo da te
Allungo una mano, la porgo sul tuo capo, è dolce, morbido.
Inaspettato, mi allontano
Tornerò
Ricco di idee migliori
Pensavo di cacciare, oggi la preda ero io
#67 - Vitamin
Nel viaggio, fuoco, speranza, luce, desiderio
Un Sole obliquo
Un cuore in fiamme
Buio
Ora, dopo anni, cammini sulla spiaggia
Il fuoco del Sole dritto in cielo brucia la sabbia sotto l'arco del tuo piede
Corre il cuore dentro il petto
E' un flusso
Poi quando il tuo corpo tocca la superficie dell'acqua
Un sussulto, ora corre il mio cuore, immergi, emergi
Corri forte sei corrente
Un brivido caldo t'accompagna e lo sguardo è perso fuori dall'acqua
Lascia mentire ancora il tuo cuore
Fatti convincere dal tradimento
Ama ancora
Fallo per me
Un Sole obliquo
Un cuore in fiamme
Buio
Ora, dopo anni, cammini sulla spiaggia
Il fuoco del Sole dritto in cielo brucia la sabbia sotto l'arco del tuo piede
Corre il cuore dentro il petto
E' un flusso
Poi quando il tuo corpo tocca la superficie dell'acqua
Un sussulto, ora corre il mio cuore, immergi, emergi
Corri forte sei corrente
Un brivido caldo t'accompagna e lo sguardo è perso fuori dall'acqua
Lascia mentire ancora il tuo cuore
Fatti convincere dal tradimento
Ama ancora
Fallo per me
domenica 5 gennaio 2014
#66 - Emanuela corre
Non la bacio mai al mattino
Odia le banalità
Non bevo mai il caffè con lei al mattino
Ha troppa fretta e le farei perdere tempo
Emanuela corre
Fuori dalla porta
Il mondo è suo
Però a volte piange, io la vedo
E' come quando facevo l'amore con le ragazze delle riviste
Poi ti vergogni ma di nuovo loro ci sono
Io non voglio vederla piangere
Però almeno è umana, fragile, solo per poco
Un giorno le ho detto "ma se io avessi una parte fragile?"
Lei mi ha detto "sai che non puoi ..."
Allora le ho messo una mano sulla spalla nuda
Lei ci ha aggiunto la sua, con lo smalto rosso
Era calda, lo smalto era perfetto
Emanuela corre, ma non con lo smalto
Un labbro tremava, la voce era decisa
Le ho dato un bacio profondo
Poi gli ho mostrato i miei sentimenti, nudi
La tenevo in pugno
Ma, nonostante conoscessi la combinazione
Presi la via della porta, dandole ancora un bacio
A lei non piace la banalità
Odia le banalità
Non bevo mai il caffè con lei al mattino
Ha troppa fretta e le farei perdere tempo
Emanuela corre
Fuori dalla porta
Il mondo è suo
Però a volte piange, io la vedo
E' come quando facevo l'amore con le ragazze delle riviste
Poi ti vergogni ma di nuovo loro ci sono
Io non voglio vederla piangere
Però almeno è umana, fragile, solo per poco
Un giorno le ho detto "ma se io avessi una parte fragile?"
Lei mi ha detto "sai che non puoi ..."
Allora le ho messo una mano sulla spalla nuda
Lei ci ha aggiunto la sua, con lo smalto rosso
Era calda, lo smalto era perfetto
Emanuela corre, ma non con lo smalto
Un labbro tremava, la voce era decisa
Le ho dato un bacio profondo
Poi gli ho mostrato i miei sentimenti, nudi
La tenevo in pugno
Ma, nonostante conoscessi la combinazione
Presi la via della porta, dandole ancora un bacio
A lei non piace la banalità
sabato 4 gennaio 2014
#65 - Roger & I
Roger esce sul vecchio balcone in pietra
E' a petto nudo
E' aprile
E' un cielo indeciso del mattino
Roger non teme l'altezza
E' ben più alto del balcone
La strada di sotto lo attende
Come in un abbraccio
Nella stanza dorme lei
Riposano le sue forme generose, seni e fianchi, nudi
Riposano le membra, i nervi, i muscoli
Non dorme mai l'anima scossa dall'amore
Roger guarda le strade, gli incroci, sotto di lui
Stringe le braccia sopra le spalle
Stringe gli occhi e rivede lei abbacinata dal piacere
Stringe i denti e soffoca le lacrime
Poi diranno che era debole
Poi diranno che non stava bene da tempo
Poi diranno che era solo
Poi diranno che ha sbagliato
Ma io e Roger sappiamo perché
Ma io e Roger sappiamo cosa è successo
Ma io e Roger abbiamo la chiave
Non è stato solo un coniglio bianco o un gelato
E' stato quel pavimento e gli insetti nel solco delle travi
Quei fianchi generosi e i seni immensi
Fattela ancora una sigaretta
Roger avrebbe sorriso, come un gatto sornione
E' a petto nudo
E' aprile
E' un cielo indeciso del mattino
Roger non teme l'altezza
E' ben più alto del balcone
La strada di sotto lo attende
Come in un abbraccio
Nella stanza dorme lei
Riposano le sue forme generose, seni e fianchi, nudi
Riposano le membra, i nervi, i muscoli
Non dorme mai l'anima scossa dall'amore
Roger guarda le strade, gli incroci, sotto di lui
Stringe le braccia sopra le spalle
Stringe gli occhi e rivede lei abbacinata dal piacere
Stringe i denti e soffoca le lacrime
Poi diranno che era debole
Poi diranno che non stava bene da tempo
Poi diranno che era solo
Poi diranno che ha sbagliato
Ma io e Roger sappiamo perché
Ma io e Roger sappiamo cosa è successo
Ma io e Roger abbiamo la chiave
Non è stato solo un coniglio bianco o un gelato
E' stato quel pavimento e gli insetti nel solco delle travi
Quei fianchi generosi e i seni immensi
Fattela ancora una sigaretta
Roger avrebbe sorriso, come un gatto sornione
giovedì 2 gennaio 2014
#64 - Altare di sabbia
Guardo lo specchio e ha la mia faccia
Lo guardo e ricordo il monito "non essere acciaio contro acciaio"
Guardo il cielo
Ed è il cielo del mio amore
Stretto nel mio abbraccio
Un sole obliquo negli occhi
Oltre il torrente, che qui chiamano fiume, è popolare
Giovani vite, e sorrisi, un caffè, il sorriso della barista, studentessa
Queste strade non nascondono
Ognuna è un ricordo preciso, un momento semplice, vuoto per chi non c'era
E' una meraviglia
Mi si spezzano le dita nell'abbraccio
Quando è iniziato tutto conoscevo la fine
La fortuna è come l'amore
Può cambiare
Ti dicono che è bello essere liberi
Se almeno avessi portato con te quella foto di bambina
Sarei libero
Invece quel volto allo specchio è il mio
E come un altare di sabbia sulla spiaggia, crollo al primo colpo di vento
Lo guardo e ricordo il monito "non essere acciaio contro acciaio"
Guardo il cielo
Ed è il cielo del mio amore
Stretto nel mio abbraccio
Un sole obliquo negli occhi
Oltre il torrente, che qui chiamano fiume, è popolare
Giovani vite, e sorrisi, un caffè, il sorriso della barista, studentessa
Queste strade non nascondono
Ognuna è un ricordo preciso, un momento semplice, vuoto per chi non c'era
E' una meraviglia
Mi si spezzano le dita nell'abbraccio
Quando è iniziato tutto conoscevo la fine
La fortuna è come l'amore
Può cambiare
Ti dicono che è bello essere liberi
Se almeno avessi portato con te quella foto di bambina
Sarei libero
Invece quel volto allo specchio è il mio
E come un altare di sabbia sulla spiaggia, crollo al primo colpo di vento
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