giovedì 24 ottobre 2013

#45 - La pace è finita

Quel bimbo che giocava solo
Si è lasciato andare
Quei giochi per due fatti in solitudine
Era come pregare, da soli con fiducia

Noi
Persi sulla strada per cercare un grattacielo da scalare
Ricordo ancora la notte e i discorsi
Salmi sacri per farsi coraggio

Ogni giorno dopo cadeva un pezzo
Noi, avevamo un sogno
Troppo grande per le nostre piccole persone
La pace è finita

Ogni giorno quel bimbo che giocava solo
Si sveglia dopo non aver dormito
Sotto il rumore dei palazzi che crollano
E per fortuna vede la cosa buona del sacro in Dio

Ogni giorno nuovo è un regalo per bambini
Voglio giocare ancora

lunedì 21 ottobre 2013

# 44 - Veglia al fuoco sul mare

Il ragazzo attende sulla veranda
Un bicchiere di vino e la consueta sigaretta
La ragazza muove i primi passi dalla cucina
In mano un fiore bianco, preda del pomeriggio di ritorno dal mare

Inizia la lunga e sterminata notte
Una veglia laica
In attesa del partire
Il lasciare la terra ferma immobile, isola galleggia

E allora il ragazzo prega e veglia

"Mare non sei mio, mare sei grande e nero dopo l'imbrunire
Mare padre mio infinito
Dammi e rispondi il tuo perché
Ho il cuore fermo in subbuglio

Mare mandami un poco di sale
Mare mandami un poco di sabbia
Mare lavami l'anima
Mare asciugami il cuore

Signore dell'acqua profonda
Ho la distanza dentro il cuore
Ho la domanda di sempre in fondo all'anima
Ho i pensieri e le mani incrociate avanti petto

Mare io ti prego di donarci la felicità
Mare, Signore mio, io ti prego perché lei non sia mai un simbolo
Che tu possa fornire uno scisma tra la mia anima ed il suo sorriso
Signore negli abissi, lasciala ballare a piedi nudi sopra la scogliere"

Il ragazzo s'alzò d'improvviso
Entro in casa
Sotto il peso del cuore piange il legno del pavimento
Un foglio bianco e una tazza di te fumante "Ciao e addio, ci vedremo ancora"

#43 - Le carezze

Dormivi che era quasi giorno
Mi svegliavo al suono delle tue palpebre chiuse
Al primo respiro pesante
Il mio occhio non poteva che posarsi sul tuo corpo

Racchiusa
Sempre disordinata e confusa
Capelli sparsi e pensieri spenti
Sempre troppo poco coperta per passarmi inosservata

Ti carezzavo i capelli ed il corpo
Il semplice gesto della mano per creare un confine
Dal quale non ti volevo far uscire
Una carezza delimitava il limite immenso

Le carezze me le davi da sveglio
Non credo mentre dormivo
In realtà non ho mai dormito con te
Soltanto ammiravo il tuo corpo trasceso dal tuo banale fisico

domenica 20 ottobre 2013

#42 - Le fate d'Irlanda

Ho visto chiese piene di dolore
Ho imparato che il dolore salva
Madonne con seni nudi e santi trafitti da frecce
Il dolore della mia anima è iscritto nella mia morte

Uomo, tu non morirai
Io uomo domino la natura
Questa natura è buona
Mi da luce e mi da splendore

Appari tu
Appari strega
Come un terremoto indifferente alla mia bontà
Poi separo la luce del Sole dal tuo volto e mi accorgo che sei fata

Dea natura
Vedo in te che vedi in me la stessa follia
In quanto folli ci doneremo il corpo nudo
Vorrei essere come nave che fende il mare, dopo il mio passaggio ricomponi la tua onda ciclica

#41 - Lettera d'amore

Spezzerò un piatto in due parti
Te ne invierò una delle due
I corpi si separano
Ognuno torna l'individuo razionale che è in pubblico

La condizione umana che ci spetta è follia
Perché vidi in te lo specchio della mia stessa follia
Diedi il mio corpo nudo
Volgare è vendere il proprio pensiero intimo alla ragione dei più

Amore è stare nudi anche ebbri anche il pubblico
L'ebbrezza spezza le corde della ragione
Disvela il falso es che vorremo mostrare
In pubblico ti amerei di nuovo

Tengo stretta la metà del mio piatto spezzato
Confido che la follia torni a governare

venerdì 18 ottobre 2013

#40 - Il suono delle formiche

Entro, senza invito, nella Sua stanza
Il soffitto una volta di teli damascati
Cadono i profumi d'oriente sulle sue spalle
Nude

Lei non mi attende
Non lo fa con nessuno
Ha un vestito da camera
La schiena e i piedi nudi

Provo a parlarle
Ma un gesto della sua mano mi ferma
Si volta, un libro in mano
Un gemito dalle ciglia

Mi dice solo una frase
"Le code dei pavoni e il canto degli uccelli esistono per puro piacere,
sdraiati"
Non ho il tempo di farlo ma sono disteso
Non pesa il suo corpo

Svengo e veglio il mio sogno
Lei non c'è altro suono
La stanza ha il sapore della vaniglia
Una tazza di tea all'angolo più lontano

Ho la testa tra le mani
Sono in veranda
Il Sole brucia lo sguardo ed il viso
Dal fiume solo riflessi non sento il suono delle formiche

giovedì 17 ottobre 2013

Pensieri - # 39 - Bar penisola

Lui entra in quel bar ogni giorno
Beve sempre un caffè e un bicchiere d'acqua
Il solito posto
Un tavolo "penisola" in fondo alla sala

Lei ci passa ogni tanto
Prende sempre un cappuccino ed una brioche senza gusto
Non siede mai
Sempre al banco

Quel giorno
Fu violento
E di vento
Il Sole oscuro e le nuvole pesanti

Lei decise di posarsi
Come farfalla
O goccia di rugiada
Scelse la penisola

Entrò lui e la trovò lì
Si fermò come di roccia
Non sapeva, non poteva
Stette

Prese il solito caffè con l'acqua
Lei se ne andò, passandogli a fianco
Fu come una violenza
Al corpo e poi all'animo

Ferito ma in accordo col tempo nubile
Scrisse un biglietto
Lo lasciò presso la penisola
Tornerà domani, pensò, e leggerà

Ciao io non sono io
Tu non so chi sei
Ma piccola donna
Non mi lasciare con un bicchiere d'acqua ed un caffè amaro

Fu il tempo e fu la violenza della luce
Si amarono
Lui un giorno se ne andò lasciando un biglietto
Se solo potessimo dormire senza guardarci e stringendoci la mano


martedì 15 ottobre 2013

Pensieri - #38 - Eleonora si sveglia alle otto

Eleonora ha fatto ancora tardi
Si trascina verso il letto, i passi stanchi e ubriachi
Sorride verso l'ideogramma appeso alla parete
Chiude gli occhi ancora truccati col rosa

Il mattino, senza pietà, arriva col passo del ghepardo.
In silenzio, ma veloce
Un grasso e vecchio sole spunta tra le imposte
Dimenticate socchiuse

Eleonora si sveglia alle otto
E se la senti o immagini non fare rumore
Neanche col battito del cuore
Lasciale poggiare i piedi nudi a terra

Il tempo sembra sempre strano
Quando tornano i tempi andati
E sembra che anche il vecchio e grasso sole nel cielo caschi
Il suono della sua voce ancora nelle orecchie di Eleonora

E se la vedi camminare stanca verso la colazione al bar
Non dirle nulla
Ascolta il sorriso del suo cuore
Ha ritrovato un buon vecchio sole che splende nel cuore

Cantale gioia
Canta per lei
Canta per il suo sorriso
Una frase e la sua bocca storta ti riempiono il viso con un sorriso

martedì 8 ottobre 2013

Pensieri - # 37 - Quel puntino bianco è ... (Luna)

La sala è stracolma, piena di gente
Come notare il tuo passo di lama tra la folla?
Ti sei avvicinata troppo e sono trasalito
Gli occhi non hanno contenuto tutto lo splendore

Una sola frase
Ho risposto senza pensare
E' stato si, senza condizioni
L'abito nero riluce di speranza

Poi sei uscita, leggera, maestosa
Ad un tratto il vuoto, come negli occhi il cuore
E' stato inutile restare
Uscire per un colpo di vento

Il cielo notturno e la strada grigia
Un colpo di luce sulla pupilla
Uno scatto ai nervi
Alzo lo sguardo e ci sei ancora

Quel puntino bianco sei tu, Luna

lunedì 7 ottobre 2013

Pensieri - # 36 - Il ragazzo arabo

Sei cresciuto cibandoti del dubbio
Scorri le strade, avanti turpe infami e la polvere al tuo seguito
Ogni singolo capello è come ogni singola avventura
Hai perso e sai vincere, sei un ragazzo che non diventa uomo

Ragazzo dal fatto arabo
Lascia perdere le parole sopra
Lasciati andare sul  letto della sposa
Lei non ti cerca e non ti vuole, tu scappi e sei veloce

Ti abbiamo visto ballare e sappiamo che sei dolce
Abbiamo visto che sai essere osceno
Ma sappiamo che come cristallo puoi andare in milioni di pezzi
Ferma il cuore, lascia respirare l'anima, hai davanti il vuoto umano

Ragazzo stato arabo
Giaci su di una terra
Ferma il tuo corpo e che non sia tenda
Lasciaci vedere il tuo volto nel profilo del crepuscolo

Pensieri - # 35 Neukoln (Morire in autunno)

Questo corridoio buio
E' cosparso di origami d'oro
Questo corridoio buio
Mi porta verso il freddo, è morte

Non m'importo dei vostri commenti
M'interessa l'espressione vuota dei vostri volti
La riempio col dolore di questo cuore
La testa mozza di Mishima mi guarda dal comodino disadorno

Un dolce arpeggio di suoni nel cranio mi spinge verso la pioggia
Non mi parlate che non mi riguarda
La morte non è la fine ma un passaggio
Verso la diga, verso il confine gridò il comandante

Crepa, crepa, muori
Il rumore dei funghi che crescono mi spacca i timpani
L'odore della nebbia mi ferisce gli occhi
Lasciami perdere nel campo bagnato, tieni un pezzo di cuore impegnato

Pensieri - # 34 - Giove distrugge il mondo

Scorre sotto il carro del Sole un mondo infame
Genti e popoli, inedia e miseria
Giove abbassa l'augusto sguardo
E li odia

Sceglie allora per la distruzione del mondo
Egli scenderà tra loro e ne farà macello
Atena, accorta e misurata nel verbo, ferma il divino
Padre di ogni, ferma la tua mano ! Scegli almeno qualche probo

Divino Giove scende in fattezze di uomo e si avvicina alla bestia umana
Crono volle, nello scandire del giorno, fossero uomo e donna
Due poveri amanti ricchi solo del loro medesimo rispetto
Accolsero il viandante misterioso con onori degni di un regnante

Pochi mezzi, poche libagioni anzi nessuno
Dio Giove prese coscienza della forza dell'amore
Manifestata la propria forza suprema
Regalò ai giovani amanti, l'eternità

Muoia il mondo e la miseria umana
Rimanga eterna sulle sponde della collina protesa al lago
Il fusto di una quercia e di un cedro
L'amore eterno nel legno nobile del cuore degli amanti

venerdì 4 ottobre 2013

Camminando - # 8 - Oberkorn (pioggia)

Un rumore secco
Un rumore dal pavimento
Qualcosa si è rotto
E' doloroso, sai

Fuori piove
Il nostro piccolo giardino
Non è un segreto per la pioggia
L'abbiamo appena preparato, ora annega

Guardi dalla finestra quel giardino segreto
Sappiamo entrambi sia invisibile ai più
Come quella notte, sul divano, un anno nuovo
Il tuo sesso esposto, la tua ubriachezza che cattura

Per questo ti ho amato
Per questo ti amo

Lei mi catturava e tu lo sapevi
Lei mi prendeva per mano e, con un sussurro, "scoprimi sono tua"
Lei piangeva ridendo sulle mie mani
Lei non era un segreto

Leggo un libro (amo lei)
Guardo il giardino è rigoglioso
Esco e faccio lo stupido (amo lei)
Do un occhiata alla ragazza (amo lei)

E' pioggia sul nostro giardino segreto
E' pioggia in questa piccola città
E' pioggia perché il Sole si vergogna
E' pioggia perché è assurdo

giovedì 3 ottobre 2013

Camminando - #7 - Piccoli gesti (il tuo letto)

Con piccoli gesti mi sono avvicinato al tuo letto
Ho voluto misurare la distanza tra il tuo sorriso ed il cuore
Mi è sembrato di scorgere un movimento
Con piccoli gesti mi sono preso il dito del piede

Lentamente salendo verso l'origine del mondo
Ho visto la luce del tuo pallore
Ho visto l'arco dei tuoi seni spuntare come un Sole
Sorridi mentre dormi, non è usuale

Con piccoli gesti ho scoperto il segreto di un sorriso
Grazie, grazie, grazie, amo il tuo sonno disordinato
Una mossa, uno scatto ed il mio furto è finito
Stai sognando di un uomo che invade il sonno

Con piccoli gesti ti muovi nello spazio
Una sigaretta, un piatto caldo, una mano
La notte profuma il tuo sonno e di mistero si copre il mio viso
Con piccoli gesti ti vorrei fermare, ma tu, sei sogno e voli via